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Politica San Michele / Corso Giuseppe Garibaldi

Cittadini messi alla porta dalle commissioni consiliari: non più pubbliche ma solo autorizzati?

La discussione sulla decisione maturata in commissione 'Regolamento' sarà portata all'attenzione del Consiglio comunale. Così, si potrà assistere alle discussioni, solo se autorizzati dal presidente

Anche la rete – in particolare Foggia Video Reporter – si sta attivando contro la decisione della commissione’ ‘Regolamento’ di limitare o vietare al pubblico e ai giornalisti, la partecipazione alle riunioni delle commissioni consiliari. Praticamente nei locali di Corso Garibaldi si discute della proposta di affidare al presidente libero arbitrio su ciascuna riunione, di decidere cioè se aprire o meno al pubblico i lavori della commissione, previa autorizzazione.

La richiesta di modifica dello Statuto Comunale sarà portata e discussa in Consiglio comunale. A spingere alcuni consiglieri comunali ad adottare questa via – che limiterebbe la trasparenza e il processo di partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica - il viavai di gente negli uffici. In sintesi, troppo caos e bivacco attorno a temi importanti della città.

Tra i banchi della minoranza – contro questa decisione – al momento ci sarebbero i consiglieri di minoranza Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi. Intanto FVR invita i cittadini ad inviare una mail al sindaco e al presidente del Consiglio comunale con la seguente dicitura: "Se il primo cittadino sono io le commissioni devono restare pubbliche".

Intanto anche l’associazione radicale di Foggia ‘Mariateresa di Lascia’ auspica che i consiglieri comunali, in attuazione dei principi di trasparenza e diretta partecipazione, non alterino il carattere pubblico delle sedute delle commissioni. Se venissero rese “a porte chiuse” si determinerebbe un grave deficit nella vita democratica della nostra comunità.

Inoltre, colgono l’occasione, invece, per invitarli a rafforzare gli istituti di partecipazione diretta dei cittadini. I radicali ricordano che nonostante lo Statuto comunale preveda espressamente nel capo IV le disposizioni per gli istituti di partecipazione riconoscendo come la partecipazione popolare “esprima l‘elevata democratizzazione del rapporto tra organi elettivi e popolazione” e siano statuiti gli strumenti dell’istanza, petizione, proposte di delibere e referendum consultivo, negli ultimi 20 anni non sono stati mai adottati i regolamenti attuativi rendendo la partecipazione popolare diretta lettera morta nella nostra città.

I radicali foggiani esortano i consiglieri comunali a rafforzare nello Statuto comunale gli istituti di partecipazione diretta dei cittadini, anche facendo proprie le esperienze positive già maturate in moltissimi comuni italiani, e soprattutto a dare immediata attuazione a tali istituti attraverso i necessari e dovuti regolamenti attuativi per realizzare una compiuta vita democratica nella nostra comunità.

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