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Ecosistema Urbano, Foggia da 16esima a 70esima. Landella: “Più luci che ombre”

Il dato ‘non valutato’ relativo all’indice di ciclabilità e quello ‘non disponibile’ inerente i ‘superamenti nocivi’ avrebbero, secondo il sindaco di Foggia, comportato un arretramento in classifica

Il sindaco di Foggia prova a spiegare i motivi che avrebbero fatto scivolare il capoluogo dauno di ben 54 posizioni nella classifica ‘Ecosistema Urbano 2017’ di Legambiente, un “arretramento significativo della città di Foggia nella graduatoria rispetto alla posizione dello scorso anno”, che però, per Franco Landella “complessivamente rivela più luci che ombre”

Il primo cittadino – nel sottolineare come Foggia sia il capoluogo pugliese con il miglior piazzamento in graduatoria – scorre le singole classifiche legate agli indicatori settoriali e spiega quali, a suo parere, sono gli elementi che avrebbero concorso “in modo determinante” all’arretramento, ovvero “il dato ‘non valutato’ relativo all’indice di ciclabilità e quello ‘non disponibile’ inerente i ‘superamenti nocivi’, ossia la media del numero dei giorni di superamento della media mobile di ozono registrati da tutte le centraline presenti in città.

Il sindaco di Foggia prova a far chiarezza: “E’ di tutta evidenza che la questione riguarda il numero esiguo di centraline presenti in città, di competenza di Arpa Puglia. Quanto all’indice di ciclabilità, invece, sono da approfondire i motivi della mancata valutazione, dal momento che Foggia possiede, anche se non in percentuale elevatissima, una porzione di piste ciclabili. In quest’ottica va rilevato come il lavoro dell’Amministrazione comunale, proprio negli ultimi tempi, si sia rivolto precisamente al miglioramento di questo deficit. Solo qualche settimana fa il Consiglio comunale ha infatti adottato – con Foggia prima città della Puglia a compiere questo passaggio – il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che è appunto il documento di pianificazione utile ad incidere positivamente su questo versante ed anche su quello di un aumento della superficie stradale pedonalizzata, che l’attuale Amministrazione comunale ha comunque aumentato con l’interdizione al traffico di via Lanza. Naturalmente occorrono tempi medio-lunghi affinché il Piano possa dispiegare concretamente i suoi effetti.

Continua Franco Landella: “Per quello che riguarda la qualità dell’aria, la presenza di polveri sottili colloca Foggia nella parte alta della classifica, mentre la presenza di biossido di azoto vede la nostra città tra le quattro con la più bassa percentuale in Italia. Sul fronte della produzione dei rifiuti, il piazzamento di Foggia è tutt’altro che negativo, sebbene non lo sia altrettanto quello che riguarda la capacità di recupero. Una forbice che va accorciata, avendo una migliore e maggiore attenzione per la raccolta differenziata, cresciuta molto dal momento del nostro insediamento, con Foggia che ad oggi ha abbandonato l’ultima posizione in Puglia – a settembre il dato della nostra città è stato pari ad oltre il 27%, con una media annuale di circa il 25% – ma non ancora attestata su percentuali importanti. Straordinariamente positivo, invece, il dato che riguarda la dispersione di acqua, che vede Foggia tra i due migliori Comuni italiani, a dimostrazione della capacità di un uso responsabile delle risorse idriche”.

Conclude il primo cittadino: “Lo scivolamento verso il basso in graduatoria, in ragione delle modalità di assegnazione dei punteggi, è dunque essenzialmente il frutto delle due voci non valutate e non disponibili, che hanno di fatto impedito a Foggia un piazzamento che, diversamente, sarebbe stato sicuramente migliore”.

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