San Marco in Lamis, chiosco villa comunale: il Pd interroga Angelo Cera
I consiglieri comunali del Partito Democratico interrogano il sindaco Angelo Cera
I sottoscritti consiglieri comunali, componenti del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di S. Marco in Lamis, espongono quanto segue:
con delibera di Giunta comunale n. 81, del 23.06.2011, l’Amministrazione deliberava di concludere il rapporto di fitto in essere con il sig. Soccio Matteo affittuario del chiosco sito nella villa comunale, a partire dal 1° aprile 2012;
con lettera del 01.08.2011, il Responsabile del Settore Urbanistica comunicava al Soccio la disdetta del contratto di fitto entro il 31.01.2012;
con successiva nota del 12.04.2012, il Responsabile del Settore Urbanistica, considerato che il chiosco non era stato liberato, diffidava il Soccio al rilascio immediato dello stesso;
con ordinanza n. 49/2012, del 30 aprile 2012, il Sindaco di San Marco in Lamis ordinava “al Sig. Soccio Matteo, meglio generalizzato in premessa, lo sgombero del chiosco ubicato all’interno della Villa comunale, occupato abusivamente…”;
con nota del 7 maggio 2012, protocollo n. 005761, indirizzata, tra gli altri, anche ai consiglieri comunali, il Sig. Soccio Matteo contestava al Sindaco l’adozione impropria ed illegittima dell’Ordinanza in quanto, a suo dire, il rapporto pattizio che intercorre con il Comune per l’utilizzo del chiosco deve essere ricondotto all’istituto giuridico della locazione commerciale e non del fitto annuale;
quindi, non sarebbe configurabile una occupazione abusiva dell’immobile e il Comune avrebbe dovuto intraprendere una azione civile per sfratto innanzi al Tribunale;
successivamente dipendenti del Comune, accompagnati da una pattuglia dei Carabinieri, eseguivano l’ordinanza di rilascio sostituendo la serratura dell’ingresso;
in data 9 maggio 2012 veniva pubblicato il “Bando pubblico per la concessione del chiosco/bar della villa comunale”, con la previsione di una graduatoria per la gestione e scadenza prevista al 28 maggio 2012.
Tanto esposto, si interroga la S. V. per sapere:
- Se è stata formulata una risposta scritta alle numerose e circostanziate contestazioni contenute, in particolare, nella nota del Signor Soccio Matteo acquisita al protocollo del Comune in data 7.05.2012, con numero 005761;
- se per la procedura adottata per il rilascio del chiosco è stato richiesto un parere di conformità alla normativa al Segretario comunale e se sono state adottate tutte le precauzioni procedurali per evitare di esporre il Comune a ricorsi con condanna alle spese;
- se ci sono state inadempienze da parte del Soccio Matteo nella gestione del chiosco in questione o se è vero che ci sono stati, nel passato recente, in occasione di feste in villa comunale, contrasti tra il Signor Soccio e qualcuno degli attuali amministratori;
- se ritiene opportuno modificare il capitolato d’oneri per la concessione della gestione del chiosco al fine di garantire, soprattutto nella parte relativa alle modalità di affidamento, criteri di aggiudicazione meno discrezionali e più trasparenti ed obiettivi.