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Su edilizia e urbanistica è scontro tra maggioranza e Pd, Sgarro: “Deliranti le dichiarazioni di Metta”

Il consigliere comunale del Pd attacca ferocemente la giunta Metta: "Questa è gente pericolosa che abbatte alberi e getta asfalto credendo di aver riqualificato le piazze"

“Semplicemente deliranti le dichiarazioni di Metta sull’urbanistica e l’edilizia in città. Palazzinari d’assalto senza un’idea di città, vogliono riempire di cemento, mente del P.U.G., che urlavano avrebbero realizzato in un anno, si sono perse le tracce”. Commenta così il segretario del PD e consigliere comunale Tommaso Sgarro le dichiarazioni rilasciate da Franco Metta ad alcuni organi di stampa sull’urbanistica cittadina.

“Questa è gente pericolosa -incalza Sgarro- che abbattendo alberi e gettando asfalto crede di aver riqualificato piazze, come è successo per Piazza Firenze e Piazza Sant’Antonio. Le hanno solo spogliate del loro storico verde. È gente che pensa che per riqualificare un’ex industriale area basta alzare palazzi, mentre a Bari a posto della Fibronit ci faranno un Parco Pubblico e della Caserma Rossani un polo culturale. È gente che si sta svendendo ogni minima particella comunale con una leggerezza imbarazzante, suoli fondamentali invece per perequare e barattare ai fini del P.U.G., a questo punto morto, in modo tale da offrire possibilità di realizzazione ai privati però all’interno di un’idea di urbanistica al servizio della città. Qua invece si parla di cemento su cemento”.

“Sulle zone F1 e F2 poi, o Metta non sa di che parla, o è un irresponsabile.  Per intenderci parliamo da aree da destinare a verde o a parcheggi o a servizi pubblici come un’area mercatale. Non so con che faccia ma dice ce ne sarebbero troppe; lo chiedo ai cerignolani, vi sembrano troppe? -continua il consigliere comunale- Sicuramente sono mal dislocate a causa del pessimo piano regolatore delle città, che renderebbe ancora più urgente l’approvazione del P.U.G.”.

“Ancora più delirante il progetto di smembrare un altro punto verde e patrimonio storico di Cerignola, come gli uliveti dell’Istituto Agrario Pavoncelli, per metterci l’ennesimo centro commerciale e un palazzetto dello sport. Non si capisce per quale motivo non sia stata individuata per la realizzazione di un palazzetto l’area interna al perimetro delle attuali Palestre comunali, invece che adibirla a pista da Mountain bike.  La cosa così avrebbe un senso. Anche qui la puzza di speculazione edilizia è fortissima”.

“A tutto questo si aggiunge il brutto pasticcio della Legge regionale 12, strumento utile e che dovrebbe garantire edilizia residenziale sociale, ma che ovemai attuata come prevista a Cerignola, rischia solo di essere un’altra colata di cemento. Cemento su cemento, insomma, per sovraccaricare questa città dal punto di vista urbanistico, in un momento per giunta delicatissimo dal punto di vista ambientale, dove si continua a fare finta che non esista il problema del cattivo odore e degli sversamenti illeciti di liquami industriali delle fogne. Questa è miopia, interessata miopia. L’amministrazione comunale più palazzinara della storia di Cerignola”.

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