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Spezzati e Di Donna vogliono un centrodestra unito: “Ripartiamo da qui, dalle nostre ragioni”

Dichiarazione delle candidate per la coalizione di centrodestra nel collegio uninominale Puglia 8 al Senato della Repubblica e nel collegio uninominale Puglia 16 alla Camera dei Deputati, Antonella Spezzati e Michaela Di Donna

Il consenso acquisito dal centrodestra di Capitanata domenica 4 marzo, ha spinto Antonella Spezzati e Michaela Di Donna a vedere il bicchiere mezzo pieno e ad indicare la via alla coalizione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Al netto dell’ondata gialla che ha conquistato tutti i collegi uninominali alla Camera e al Senato, permettendo l’approdo in Parlamento di otto unità foggiane targate cinquestelle, per le esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia “le ragioni del centrodestra non sono state sconfitte”. Anzi, ce ne sarebbe più di una per guardare avanti con fiducia. Da qui l’appello – a dirigenti e militanti - a restare uniti.

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“Il risultato elettorale del 4 marzo è un punto di partenza, non la fine della corsa. Lo è per il consenso attribuito in provincia di Foggia alla coalizione di centrodestra e per lo scenario generale che il voto ha delineato sul piano politico. L’unità della nostra alleanza è stata ed è un valore aggiunto, che gli elettori hanno percepito e premiato. Sia pure di fronte all’ondata di sostegno ricevuta dal Movimento 5 Stelle, che ha dilagato in tutto il Mezzogiorno, il centrodestra ha ottenuto complessivamente un risultato che va letto in chiave positiva.

Ci siamo riusciti grazie ad una campagna elettorale in cui tutti i partiti della coalizione, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia, hanno dato il massimo, in cui ogni candidato ha lavorato senza sosta per descrivere il nostro programma e le nostre proposte, in cui ogni singolo militante ha sentito il dovere di sacrificarsi come se fosse egli stesso in lista. A ciascuno di loro è doveroso formulare un ringraziamento vero e sincero, non retorico o di circostanza. Perché è innanzitutto grazie a questo lavoro straordinario che è stato possibile costruire quella coesione che rappresenta il patrimonio politico ed umano più prezioso, rispetto alla cui valorizzazione devono essere adesso concentrati gli sforzi di tutti.

In questo mese elettorale abbiamo percorso la Capitanata in ogni suo angolo, avendo il privilegio di ascoltare la voce del nostro territorio, le speranze delle nostre comunità, la voglia di invertire la rotta. Abbiamo offerto il nostro contributo e la nostra rappresentanza politica per raggiungere questi obiettivi. La centralità del Meridione era il vero tema su cui scommettere, nella profonda convinzione che il Sud sia l’architrave della nostra Italia.

Le urne hanno disegnato un Paese ‘a due colori’, con un Settentrione saldamente orientato verso il centrodestra ed un Mezzogiorno totalmente a trazione grillina. Una mappa sulla quale occorre riflettere con grande attenzione, ragionare con serietà e rigore, analizzando ragioni e cause di questo schema. Chi ha a cuore il Sud e la provincia di Foggia ha il dovere di comprendere questo risultato elettorale, che è il riflesso di una dimensione nuova e per molti versi inedita dell’Italia.

In quest’ottica osserviamo con grande preoccupazione le fasi che si stanno succedendo rispetto alla formazione di un Governo. L’assenza di una maggioranza politicamente omogenea – fattore che solo una vittoria del centrodestra poteva assicurare – rischia infatti di favorire soluzioni pasticciate, instabili e potenzialmente dannose.

Naturalmente rivolgiamo i nostri auguri alla nuova rappresentanza parlamentare di Capitanata, a cui gli elettori hanno affidato la loro fiducia ed a cui spettano funzioni di grandissimo rilievo e di estrema delicatezza: difendere la provincia di Foggia, lavorare per la sua crescita, affrontare le sue criticità con risposte serie e concrete, avere la capacità di assegnarle un ruolo ed una strategicità di carattere nazionale in sede legislativa, oltre ogni imposizione e disciplina di partito.

Le ragioni del centrodestra non sono state sconfitte. Così come non lo è stata la validità dei progetti che abbiamo raccontato in campagna elettorale. Il compito che spetta sin da subito a ciascun dirigente, a ciascun militante, a ciascun candidato e a ciascun elettore della nostra coalizione è quello di non ammainare questa bandiera. Continuando a credere nelle idee in ragione delle quali siamo stati fianco a fianco in questi meravigliosi trenta giorni”.

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