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"Indecente teatrino a cinquestelle" sul Parco del Gargano. Lega al contrattacco interroga il ministro Costa: "Chiarisci"

Casus belli Pazienza-Villani. Il contenuto dell’interrogazione a risposta scritta promossa dal deputato Vannia Gava, responsabile nazionale Ambiente della Lega e già sottosegretario del MATTM, assieme ai deputati pugliesi Anna Rita Tateo e Rossano Sasso

“Il Ministro Costa chiarisca i motivi dell’ispezione alla sede del Parco Nazionale del Gargano e metta fine alle polemiche dal suo stesso partito politico innescate all’indomani della risoluzione del rapporto di lavoro con la Direttrice in prova, permettendo così al Presidente del Parco, che peraltro egli stesso ha nominato, di esercitare al meglio le sue funzioni e lavorare per lo sviluppo sostenibile del territorio e la tutela dell’ambiente”.

E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto dell’interrogazione promossa dal deputato Vannia Gava, responsabile nazionale Ambiente della Lega e già sottosegretario del MATTM, assieme ai deputati pugliesi Anna Rita Tateo e Rossano Sasso. “Si tratta di un’azione parlamentare doverosa e corale – spiegan o-, sostenuta politicamente dall’intera Lega Puglia, ad ogni livello e in ogni sede, a partire dal segretario regionale e deputato Luigi D’Eramo al senatore Roberto Marti, dall’europarlamentare Massimo Casanova al vice segretario foggiano Raimondo Ursitti, al segretario per la Provincia di Foggia Daniele Cusmai, ai consiglieri regionali eletti, ai dirigenti tutti, per stigmatizzare l’indecente teatrino a cinquestelle che sta, suo malgrado, coinvolgendo da settimane un Ente importante della provincia di Foggia, tirato per la giacchetta dai pentagrillini non si capisce bene per quale motivo, quasi a volerne minare serenità del clima, autonomia e svolgimento delle proprie funzioni, secondo un modus operandi tipico del M5S che ci ha abituato a prove muscolari funzionali più ai loro equilibri e desiderata politici, che all’interesse pubblico di un territorio”.

Nello specifico Sasso, Tateo e Gava chiedono chiarimenti sul ruolo del libero professionista consulente Sogesid - uno dei tre ispettori inviati dal ministero nella sede di Monte Sant'Angelo - e se la convenzione in essere tra Sogesid e Ministero, di assistenza tecnica specialistica, preveda anche la titolarità di una funzione cosi delicata.

I tre parlamentari del Carroccio, rivolgendosi a Costa, chiedono se il presidente del Parco abbia prontamente informato la direzione generale PNA dell’evoluzione del rapporto contrattuale anche attraverso di un plico voluminoso di carte e se all’atto della nomina della dott.ssa Villani il Ministro sia stato edotto che la stessa sembrerebbe in rapporto di stretta parentela con un rappresentate apicale di Federparchi e se siano state svolte le previste verifiche sull’insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità.

In ultimo, tra le richieste, anche quella "se non ritenga iopportuno, dopo i chiarimenti forniti sulle motivazioni della revoca dell’incarico alla direttrice del Parco, di placare le polemiche e permettere al presidente del Parco, che peraltro lui stesso ha nominato, di esercitare al meglio le proprie funzioni e lavorare per lo sviluppo sostenibile del territorio e la tutela dell’ambiente".

Nel resto dell'interrogazione parlamentare a risposta scritta i tre esponenti della Lega sottolineano come la vicenda dell'esclusione di Maria Villani per il mancato superamento del periodo di prova contrattualmente previsto, abbia acceso le polemiche "alludendo a motivazioni politiche piuttosto che alle mancanze dell’interessata e ai “fatti gravi” che hanno indotto il presidente dell’Ente Parco Pazienza a procedere a tale decisione".

Tateo, Sasso e Vaga puntano il dito contro una serie di esponenti politici locali, parlamentari ed europarlamentari dei gruppi del M5S e alcune associazioni ambientaliste, accusandoli di aver alimentato le accuse nei confronti di Pasquale Pazienza. “Si chiede di sapere se la fuga di notizie che ha interessato questa vicenda, spacciata da alcuni eletti come prodotto “del rapporto privilegiato” che intercorre tra il Movimento e il Ministro Costa, corrisponda a verità e non rischi di costituire, invece, un pesante macigno sui rapporti di correttezza, autonomia dalla politica e lealtà che dovrebbero intercorrere fra due enti istituzionali. Questo è il nostro giudizio. Gradiremmo conoscere quello di Costa”.

Nel corpo del testo si fa inoltre riferimento all'ispezione avvenuta il 5 ottobre scorso nella sede del Parco da parte di tre ispettori "anche se non esiste un ruolo ispettivo del ministero dell'Ambiente" - sottolineano - con una missione di tre giorni. "Sarebbero un dirigente e un funzionario della direzione Patrimonio Naturalistico ed un libero professionista consulente a partita Iva presso la società in house del Mattm, Sogesid s.p.a."

Da qui la richiesta di chiarimenti sul ruolo del libero professionista consulente Sogesid e se la convenzione in essere tra Sogesid e Ministero, di assistenza tecnica specialistica, prevede anche la titolarità di una funzione cosi delicata.

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