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Sospeso il congresso foggiano di Sinistra Italiana. Nobile: “Pesanti ombre sul tesseramento”

Parla Mario Nobile, firmatario di un esposto con il quale viene denunciata una prassi illegale sul tesseramento di migranti e anziani "peraltro attraverso pagamenti effettuati da terze persone"

Dopo le dichiarazioni di Domenico Rizzi, Mario Nobile spiega i motivi che hanno spinto la commissione di garanzia di Sinistra Italiana a procedere all'annullamento del congresso a Foggia: "Ci sono pesanti ombre sul tesseramento”.

Nobile è infatti il firmatario, insieme altri cinque compagni, di un esposto inoltrato alla commissione nazionale di Garanzia del costituendo partito per denunciare il tesseramento di migranti e anziani che non conoscevano la formazione politica, peraltro attraverso pagamenti effettuati da terze persone e rastrellamenti di tessere compiuti da ex candidati di centrodestra.

Questo il motivo della sospensione del congresso, come da delibera numero 5 del partito: “In data 2 febbraio presso la sede di via Arenula si è svolta la commissione di garanzia che a maggioranza ha deliberato, alla luce delle diffuse anomalie nelle adesioni al percorso costituente di Sinistra Italiana nella provincia di Foggia, che l'assemblea precongressuale del territorio suddetto è sospesa. Proseguiranno approfondimenti e verifiche dalla apposita sub commissione”.

Mario Nobile prosegue: “Molti/e si sono stupiti, altri si indigneranno nelle prossime ore. Le compagne ed i compagni della provincia di Foggia, purtroppo, non saranno affatto sorprese/i da queste notizie e non per assuefazione alla scorrettezza, tutt'altro. Non siamo sorpresi perché da anni eravamo a conoscenza, senza aver mai avuto le prove materiali, di questa pratica purtroppo per nulla nuova. Avremmo preferito che tali fatti non fossero accaduti, ma denunciarli rappresentava l'unico modo per non rendersi complici. Non si può fare politica con questi metodi, che alla Sinistra non appartengono, non si può creare alcuna alternativa al modello economico e sociale che viviamo a Foggia, in Puglia, in Italia se le logiche capitalistiche si ripropongono al nostro interno”.

E sottolinea. “La nostra non è una semplice battaglia di legalità, ma il tentativo di svelare che chi trucca i meccanismi democratici, a Foggia o a livello nazionale, oggi in un tesseramento, domani in una contesa più ampia, lo fa per conservare il proprio ceto politico ormai perdente ed impresentabile soffocando ancora una volta questa città e questa provincia già martoriate da fenomeni dall'altissima pericolosità sociale”.

L’esponente di SI conclude: “Abbiamo invece bisogno anche in Capitanata di un soggetto politico collettivo che rappresenti e si prenda carico delle istanze di chi lavora e di chi soffre, che non sia figlio di un'idea proprietaria della politica ma di una prassi di autoeducazione e partecipazione collettiva. Noi questo vogliamo fare oggi più che mai e per questo chiamiamo a partecipare ad un’assemblea pubblica le donne e gli uomini che hanno consapevolmente aderito a Sinistra Italiana e le/i tante/i la cui adesione è stata frenata proprio dalla paura di trovarsi ad assistere a queste situazioni miserevoli e tutte/i. L'appuntamento è per sabato 11 febbraio alle 18, a breve sarà comunicato il luogo”

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