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Tributi incassati e mai versati al Comune: a Orta Nova spunta il caso Tarsu

Secondo il Partito Democratico nei banchi della maggioranza ci sarebbero i legali delle due agenzie di poste private che potrebbero essere coinvolte “in questa vera e propria truffa”

Avrebbero pagato i tributi comunali presso agenzie di poste private, ma i versamenti non sarebbero mai arrivati al Comune. E’ quanto denuncia il PD di Orta Nova, che precisa come  “l’inquietante realtà sarebbe emersa a seguito dei controlli effettuati dall’ufficio comunale dei Tributi rispetto al 2011 e che avrebbe determinato l’invio di centinaia di cartelle per il sollecito del pagamento della TARSU”:

Il tema è stato formalmente portato all’attenzione dell’amministrazione comunale da un’interrogazione del consigliere comunale, Lorenzo Annese, datata 27 agosto, in cui si chiede al sindaco di sapere: quanti sono gli avvisi inviati, a quanto ammonta l’insoluto, quali sono le agenzie di poste private che non hanno versato le somme riscosse ed a quanto ammonta la loro debitoria.

Il Partito Democratico cittadino aggiunge: “A rendere ancora più inquietante la vicenda è la presenza nella Giunta Tarantino e nei banchi del centrodestra in Consiglio comunale dei legali rappresentanti di due agenzie di poste private che potrebbero essere coinvolte in questa vera e propria truffa ai danni di ignari cittadini e delle casse del Comune.

Un intreccio tra affari privati e ruoli istituzionali e politici che il sindaco, più che probabilmente informato dai funzionari comunali e dai suoi elettori, non sembra aver alcuna intenzione di districare. E’ sconcertante che un amministratore e pubblico ufficiale non abbia finora assunto alcuna iniziativa: né per comprendere la portata del danno provocato dai concessionari del servizio al bilancio comunale; né, tantomeno, per tutelare il Comune ed i cittadini da eventuali atti illeciti.

COME LA GEMA? “In attesa di avere dati certi, ciò che si può affermare fin da ora è che per 3 anni il Comune non ha avuto a disposizione risorse necessarie ad erogare servizi pubblici, perché quelle stesse risorse erano destinate a produrre un vantaggio finanziario a chi le ha incassate. Seppure in scala ridotta, è la replica dello ‘schema Gema’, denunciato dall’allora sindaca Iaia Calvio, che al Comune di Orta Nova è costato oltre 500.000 euro”.

I democratici ortesi concludono: “Il sindaco smetta di far finta di guardare altrove, si assuma tutte le responsabilità del ruolo e utilizzi tutti poteri amministrativi e prerogative politiche, senza provare a scaricarle ad altri, per chiarire ai cittadini quanto è accaduto, individuare le responsabilità, eliminare le cause del problema e tutelare il Comune. Evitando di nascondere la polvere sotto il tappeto di una ipotizzata privatizzazione del servizio Tributi”.

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