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Punto primo l'esito della commissione. Le sorti di Foggia prima di Cavaliere, "persona perbene" ma che qualcuno avrebbe già scaricato

Il contenuto delle intercettazioni circolate nei giorni scorsi non avrebbe intaccato la stima delle forze politiche della coalizione nei confronti dell'ex candidato sindaco. Per ragionare su metodo e nomi si attende l'esito delle verifiche della Commissione d'accesso

È prematuro, se non addirittura inopportuno, avviare una discussione sul futuro candidato sindaco. Lo pensano almeno tre partiti del centrosinistra, sulla stessa linea d'onda.

"Siamo pronti ma non abbiamo ancora avviato nessuna discussione, non sappiamo nemmeno se si voti o meno - afferma la segretaria provinciale del Pd Lia Azzarone - C'è massimo rispetto per il lavoro della commissione d'accesso. Oggi il tema è solo questo, poi se ci saranno le elezioni non è dato saperlo".  

A due anni esatti dalle elezioni, apparirebbe quasi scontata e naturale la riproposizione dell'avversario numero uno di Franco Landella, l'ex candidato sindaco Pippo Cavaliere. "Mi sembra evidente", è la risposta affermativa della segretaria Dem.

Nessuno scandalo per gli stralci di intercettazione della conversazione intercorsa tra Cavaliere e Iaccarino il 5 gennaio, quando l'ingegnere si era recato a casa dell'ex presidente del Consiglio per convincerlo a dimettersi dopo le pistolettate a salve per festeggiare il Capodanno. Alcune frasi, tipo "i comunisti è la peggiore specie che esista", avevano generato qualche imbarazzo.

"Noi riteniamo che Pippo Cavaliere sia una persona talmente perbene che oggi l'unica discussione che bisogna affrontare è quella per il bene della città - continua Lia Azzarone - Tutto il resto non ci appassiona, fermo restando che Pippo Cavaliere resta ed è una persona perbene e noi abbiamo a cuore solo ed esclusivamente le sorti della nostra città".

Dello stesso avviso il segretario provinciale di Articolo Uno Foggia Gianluca Ruotolo. "Io dico che dobbiamo avere prudenza, aspettare di capire se il lavoro della Commissione di accesso produrrà un esito che ci consentirà di andare a votare adesso o se ne produrrà uno che sposterà la data delle elezioni più in là, perché senza questo elemento di chiarezza è prematuro discutere di qualunque cosa riguardi la campagna elettorale".

Le notizie di stampa degli ultimi giorni su Pippo Cavaliere non spostano il suo giudizio sulla persona. "Innanzitutto io non ho elementi per dire se quelle dichiarazioni siano state estrapolate o a quale contesto appartengano - afferma Ruotolo - Posso costruire un giudizio sulla sua persona, sulla sua capacità di essere un buon sindaco per la città da questo? In città c'è una Commissione che sta verificando se c'è la mafia nell'amministrazione, abbiamo sindaco e consiglieri sotto inchiesta per tangenti, e noi ci possiamo mettere a discutere su una frase che sta in uno stralcio di una intercettazione e se possa urtare la sensibilità di un singolo componente della coalizione di centrosinistra? Mi sembra una discussione da gente che vive su Marte".

 Anche il segretario provinciale di Sinistra Italia Capitanata Mario Nobile pensa che sia il caso di aspettare l'esito delle verifiche della Commissione di accesso, prima di avviare una discussione "che non sia solo ed esclusivamente incentrata sui nomi quanto, più che altro, sul merito delle questioni ma anche e soprattutto sul metodo, cioè come si scelgono i candidati, siano essi sindaci e consiglieri comunali. È possibile ancora ritenere che le modalità con cui sono state realizzate le liste in tutti gli schieramenti, in particolar modo chiaramente del centrodestra, possano essere ritenute ancora valide? Secondo me no".

Il suo 'punto primo' è avviare una riflessione sulla composizione delle liste, anche perché non fatica a dire che anche nella coalizione di centrosinistra "c'erano persone che avrebbero fatto bene a non esserci". La politica ha la necessità di "riaffermarsi nuovamente come strumento per risolvere i problemi". Avviare una discussione sulle candidature, in questo momento, gli sembra "non tanto prematuro quanto inopportuno".

Sinistra Italiana, all'ultima tornata elettorale, aveva provato a costruire un'alternativa a centrosinistra e centrodestra. "Facemmo un'assemblea anche piuttosto partecipata alla fine del 2018 - ricorda Nobile - e avevamo un'altra opzione politica che poi non si è realizzata e quindi abbiamo virato sulla candidatura di Pippo Cavaliere. Una volta entrati nella coalizione l'abbiamo sostenuta coerentemente. Chi ha proposto Cavaliere fin dall'inizio, se si rimangiasse la parola dopo due anni forse non ci farebbe una bella figura. Noi non siamo quelli che lo hanno proposto".

Per nulla risentito dagli stralci delle intercettazioni, si spinge in una esegesi della conversazione, "peraltro estrapolata, decontestualizzata": "Non sono dichiarazioni che toccano noi, ha usato quel termine in senso gergale".

Mario Nobile, però, fuori dai denti, insinua il dubbio che qualcuno voglia 'scaricare' Pippo Cavaliere, altrimenti non circolerebbero "né gossip, né affermazioni sibilline in ordine all'individuazione di altre persone. Secondo me qualcuno ha già decretato che l'esperienza di Pippo Cavaliere non si riproporrà. Se gli stessi soggetti che hanno proposto Pippo Cavaliere all'inizio del 2019 fossero realmente convinti di riproporlo, innanzitutto lo avrebbero difeso a spada tratta dalla esposizione al pubblico ludibrio che ha subito in questi giorni e poi avrebbero in maniera molto chiara esplicitato anche alle altre forze politiche che era inutile arrovellarsi il cervello e che il candidato c'è già e si chiama Pippo Cavaliere. Queste affermazioni non sono state fatte né pubblicamente né privatamente".

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