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Aipa, troppe anomalie e stranezze: per Mainiero si rischia un’altra Gema

Mainiero annuncia un esposto alla Prefettura e alla Procura sul passaggio del servizio di riscossione tributi a Foggia dall'Aipa alla Mazal Global Solution. Si configurerebbe il danno erariale

Anomalie, stranezze e l’incubo di un’altra Gema. Questo in sostanza il contenuto della conferenza tenuta questa mattina da Giuseppe Mainiero, all’indomani della nota stampa del Comune sul passaggio di gestione del servizio di riscossione tributi dall’Aipa alla Mazal Global Solution.

I FATTI. L’Aipa fa le valigie e cede il servizio alla Mazal Global Solution, operativa a Foggia già dal primo luglio. Ciononostante a Palazzo di Città la comunicazione della cessione del fitto di ramo d’azienda giunge soltanto il 29 luglio, mentre da parte del Comune di Foggia - la presa d’atto del passaggio -  avviene il 14 settembre (positivi i pareri di Festa e Guadagno, negativo quello di Carlo Di Cesare). Le precisazioni dell’amministrazione cittadina in carica, di “un passaggio di natura gestionale di cui l’organo politico di governo comunale ha semplicemente preso atto”, non convincono Giuseppe Mainiero, che decide così di presentare un esposto alla Prefettura e alla Procura.

I DUBBI. Cosa c’è che non quadra nella cessione del fitto di ramo d’azienda dall’Aipa a Mazal Global Solution? Perché la società di riscossione tributi – dalla quale il Comune di Foggia vanta un credito di ben otto milioni di euro – ha comunicato l’avvenuto passaggio soltanto il 29 luglio nonostante Mazal Global avesse cominciato a riscuotere i tributi dei cittadini foggiani dal primo dello stesso mese? Perché, ad esempio, il Comune ha preso atto dell’avvenuto passaggio soltanto il 14 settembre e non ha presso in considerazione la possibilità di rescindere il contratto con Aipa, anche sulla scorta del parere del segretario generale del Ministero delle Finanze, che relativamente alla trattenuta “indebita” di circa 7 milioni di euro dell’IMU e di 924mila euro del fondo di solidarietà comunale del 2013, ne indicava la risoluzione ai sensi dell’art. 16.

AIPA, KGS, MAZAL. A fare le pulci a Landella e all’amministrazione comunale è di nuovo il consigliere comunale Giuseppe Mainiero, secondo il quale Mazal – costituita soltanto nel 2015 - non avrebbe i requisiti necessari per poter gestire il servizio di riscossione tributi. A questo va aggiunto che KGS – società alla quale il 22 gennaio Aipa aveva fittato il ramo d’azienda – il 6 agosto scorso è andata in liquidazione. Giorno in cui, peraltro, l’Aipa  ha fatto richiesta di concordato preventivo. Secondo Mainiero è stata messa una pietra tombale sulle condizioni - che verrebbero meno – definite in sede di capitolato d’appalto del 2011 per la gestione del servizio.

SETTEMBRE 2014. Esattamente un anno fa, a denunciare un'illegittima riscossione di 12 milioni di euro, fu proprio l’esponente dei Fratelli d’Italia, ma dai banchi della maggioranza. In un esposto alla Procura rivelò un difetto d’affidamento per la riscossione dell’IMU e del fondo di rotazione comunale.  

IL PASSAGGIO. Successivamente all’esposto, da Palazzo di Città partì un atto di diffida all’Aipa, società con la quale a gennaio il Comune avviò un tavolo conciliativo. Questo, mentre il 22 dello stesso mese Aipa fittava un ramo d’azienda a KGS Spa, società che sempre secondo il capogruppo dei Fratelli d’Italia non avrebbe potuto svolgere questa attività. Il passaggio “illegittimo” del servizio di riscossione tributi alla Mazal sarebbe frutto di una volontà politica. Per Mainiero si configurerebbe un “danno erariale”; il rischio di un’altra Gema è dietro l’angolo.

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