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Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | Ispezioni, sgomberi e ristrutturazione dei centri per l'impiego: da Foggia il piano Di Maio contro il caporalato

Il vicepremier in conferenza stampa, all'esito del lungo vertice nazionale che ha coinvolto ben 14 regioni. Si lavora ad un piano triennale

Guerra al caporalato e al lavoro nero attraverso un piano triennale di contrasto che avrà diversi step, alcuni dei quali si tornerà a concertarli a Foggia. E che partirà da un nome: il nuovo direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, “che conoscerete nei prossimi giorni e che sarà una nomina che farà parlare, un segnale che si vuole dare rispetto alla nuova mission dell’INL”. Così il Ministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Luigi Di Maio, all’esito del lungo vertice tenuto in Prefettura a Foggia oggi sul complesso tema del contrasto alle illegalità in agricoltura.

La conferenza stampa integrale

“Emanerò subito una direttiva all’INL – ha detto Di Maio- affinché i Carabinieri del Nucleo tutela del lavoro siano utilizzati esclusivamente per questioni rilevanti nel contrasto al lavoro nero e al caporalato. E’ finita l’era dei numeri, delle tabelle da compilare, magari abbiamo tutte le carte a posto ma evidentemente c’è qualcosa che non va se i cittadini percepiscono una illegalità diffusa e una assenza di meritocrazia” ha continuato il vicepremier all’esito del tavolo nazionale che ha visto la partecipazione di ben 14 regioni, Puglia compresa, perché “trattasi di un problema comune per tutte le regioni, sarebbe sbagliato localizzare il fenomeno”. Due gli aspetti: repressione e prevenzione.

Centri per l’impiego e trasporti

“Bisogna aggredire l'illegalità, tutelando gli imprenditori che rispettano le leggi – ha spiegato Di Maio-. Abbiamo fatto un quadro generale della situazione, lavoreremo su un cronoprogramma con piano triennale, a partire da un settore: i centri per l’impiego. “Perché il caporale altro non è che un atroce e illegale centro per l’impiego che incrocia domanda ed offerta. Pertanto, se funzionano i centri per l’impiego in Italia, il caporalato si attenua”. I centri verranno rifinanziati già nella Legge di bilancio, con ulteriori risorse e un piano di ristrutturazione, ha garantito. “E poi lavoreremo sul meccanismo dei trasporti, con una serie di convenzioni per fare in modo che sia garantito un servizio funzionale a recarsi sul posto di lavoro”.

Aiuto alle imprese

“Dobbiamo riuscire nell’operazione e far sopravvivere il paziente. Obiettivo è tutelare le imprese che si comportano correttamente e premiare quelle virtuose” ha detto Di Maio. “Tutto quello che arriva come fondi alle aziende deve cominciare ad ispirarsi alla meritocrazia. C’è un problema di chi si iscrive nelle liste, dobbiamo entrare nell’ottica che chi lo fa, si smarca da un sistema criminale. Dobbiamo lavorare a farle sentire protette e non esposte ed indifese”.

Prezzi e guerra al Ceta

“Ormai vale più la bottiglia che il contenuto all’interno, con questi prezzi è impossibile stare sul mercato. Se i prezzi sono così bassi, è perché si sono consentiti trattati scellarati, come il Ceta. Siamo convinti che il Ceta o viene rivisto o verrà bocciato. Anche questo contribuisce a massacrare i nostri agricoltori”.

Piano sgomberi

“Porteremo avanti anche un piano di sgomberi. Dovrà essere fatto senza creare disordini, accetterò i consigli delle istituzioni” (leggi ghetti)

Legge caporalato

"La legge sul caporalato c'è e va fatta funzionare. Cominciamo ad applicarla bene prima di fare altre norme".

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