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Saltano gli accordi, il nome di Altieri spacca la Lega in Puglia. L'on. Caroppo: "Non è lui il candidato giusto"

Andrea Caroppo vuota il sacco sul partito della Lega in Puglia. La candidatura di Nuccio Altieri a candidato presidente della Regione Puglia da parte del segretario regionale Luigi D'Eramo fa arrabbiare il parlamentare salentino

Non è tutto oro quello che luccica in casa Lega. La lettura delle dichiarazioni di Andrea Caroppo non fa una piega. Gli accordi sono saltati. Il partito di Salvini in Puglia è spaccato. E non lo è da alcune ore se è vero che, il confronto sull'organizzazione del partito e sulla modalità di individuazione della candidatura per le prossime elezioni regionali che si è svolto il 15 maggio a Bari, in alcuni momenti è stato "anche duro".

Parola di Caroppo: "Io, insieme a molti amministratori e dirigenti della Lega non condividiamo l'organizzazione del partito". E fa sapere che al termine dell'incontro "si era convenuto di non rilasciare dichiarazioni nè comunicati ufficiali" sull'indicazione di un candidato presidente".

Così non è stato. Il segretario regionale Luigi D'Eramo ha invece indicato in Nuccio Altieri la candidatura "migliore" a presidente della Regione Puglia.  Motivo, questo, che ha spinto l'onorevole salentino a dare voce pubblicamente a tutti coloro i quali - "e sono tanti" - non troverebbero corretto l’agire del gruppo dirigente "che non rispecchia la reale composizione della Lega sul territorio, anche per come emersa nel corso dell’ultima tornata elettorale di un anno fa."

E ancora, aggiunge Caroppo, "se la Lega davvero vuole scegliere un candidato presidente da proporre alla coalizione ed in grado di vincere, deve cambiare metodo e sceglierlo basandosi su criteri opposti a quelli richiamati nella nota stampa del commissario regionale. Un candidato vincente deve essere riconoscibile, autorevole, e deve avere reale radicamento territoriale e consenso personale, altrimenti - come ci ha ricordato Salvini nella sua ultima presenza in Puglia - deve essere espressione della società civile. Nel caso di Altieri mancano tutte queste caratteristiche. Se, invece, il gioco di qualcuno è quello di provare a favorire Emiliano spaccando il centrodestra con l'indicazione di una candidatura totalmente inadeguata, dobbiamo avere la forza ed il coraggio di denunciarlo pubblicamente perché non vogliamo essere complici".

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