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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

“Trattenute abnormi in busta paga per i dipendenti ex lavoratori di Amica”

Fiorenzo Giorgio Cislaghi, segretario del circolo ‘Che Guevara’ del Prc: “Detrazioni per pagare le quote dei finanziamenti accesi, con orario ridotto e demansionamento, si mangiano una parte importante dello stipendio”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Con la busta paga ricevuta pochi giorni fa, molti dipendenti ex Amica hanno avuto la spiacevole sorpresa di ritrovare le detrazioni per la cessione del quinto dello stipendio e pagare gli acquisti fatti con finanziarie. Per alcuni le detrazioni hanno superato il 30% dello stipendio maturato.

Non riusciamo a capire perché i lavoratori non siano stati preventivamente avvisati delle detrazioni applicate (come molti ci hanno riferito), perché non sia stata data loro la possibilità, se l’avevano, di rinegoziare l’ammontare dei ratei.

Quello dei debiti degli ex dipendenti di Amica è una vicenda che non ha ancora trovato una soluzione e che potrebbe mettere in serie difficoltà economiche le famiglie dei lavoratori a più basso reddito perché, se le detrazioni per pagare le quote dei finanziamenti accesi quando erano dipendenti erano sopportabili ora, con orario ridotto e demansionamento, si mangiano una parte importante dello stipendio.

Va detto che a garanzia di questi debiti, le finanziarie, le banche, hanno le liquidazioni maturate dai lavoratori e, in quasi tutti i casi, i loro l’ammontare è di gran lunga superiore al debito contratto. Ci rendiamo conto che le procedure fallimentari sono lunghe e laboriose, ma non capiamo cosa ostacoli la liquidazione del TFR.

Non dovrebbe essere un’operazione laboriosa tutelare l’amministrazione statale calcolando i debiti dei lavoratori per le agevolazioni ottenute a seguito di terremoti e alluvioni e stabilire a quanto ammontino le liquidazioni da corrispondere.

L’impressione è che a nessuno interessino le condizioni di vita dei lavoratori, che nessuno, sindacati aziendali compresi, si sia attivato per rendere i ratei dovuti alle finanziarie compatibili con i nuovi, e più bassi, stipendi odierni. L’impressione è che, in questo caso, si siano tutelate finanziarie e banche senza pensare alle famiglie dei lavoratori.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale, ancora oggi impegnata a trovare una soluzione definita per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di continuare a interessarsi del destino dei suoi ex dipendenti interessando quanti possono aiutarli per risolvere il loro contenzioso con banche e finanziarie. Ricordiamo a Mongelli che i lavoratori sono quelli che più hanno pagato i costi di un fallimento che non può essere addebitato a loro colpe e di cui loro, e la comunità urbana, sono vittime.

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