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Ancora orecchie da mercante sulla ‘strada della morte’: urgono interventi in via Trinitapoli

Buche, pubblica illuminazione e segnaletica stradale da rifare in via Trinitapoli. Ancora un appello del consigliere comunale di minoranza Luigi Buonarota.

Luigi Buonarota torna a sottolineare lo stato in cui versa il manto stradale di via Trinitapoli, ribattezzata “la strada della morte’. A 225 giorni dalla richiesta (inevasa) fatta al sindaco di Foggia di intervenire e rifare l’asfalto, il consigliere comunale di minoranza sottolinea nuovamente il rischio che ogni giorno corrono i circa 4mila lavoratori che percorrono l’arteria.

LA NOTA DI LUIGI BUONAROTA. “La mattina del 5 maggio 2016 sono stato all'inaugurazione del tratto di via Trinitapoli che la Provincia di Foggia prolungherà fino al nuovo casello autostradale che sarà costruito nella zona ASI, la zona industriale di Foggia. Una presenza, la mia, voluta principalmente da chi confida in me e da tutte quelle persone che con il voto mi hanno affidato un caso che da anni cerco di far risolvere ponendolo all’attenzione delle istituzioni, politici, media, con altrettante soluzioni suggerite da chi quel tratto lo copre ogni giorno per recarsi al lavoro. Già nell’anno 2005 riuscii da consigliere comunale a far eseguire all’Amministrazione capoluogo il rifacimento totale di tutta la pavimentazione dell’intera area ASI più la riattivazione dei 404 pali della pubblica illuminazioni che da anni erano spenti.

Tutti sappiamo che via Trinitapoli è stata ribattezzata “la strada della morte”. Molti concittadini e lavoratori della Capitanata hanno pagato con la vita un prezzo che poteva essere evitato. Il dissesto del manto stradale e la scarsa illuminazione purtroppo sono le cause principali di incidenti d’auto e investimenti di pedoni e ciclisti che percorrono via Trinitapoli. In quel tratto sono più di 4000 le persone che la percorrono per recarsi al lavoro e dar da mangiare alle proprie famiglie. Ho apprezzato lo sforzo che l’ASI ha messo in opera nell’istallare telecamere di videosorveglianza, poiché quell’area è oggetto di furti nelle aziende, incidenti, e spesso rimane scollegata elettricamente per via dei furti dei cavi elettrici di rame. Ma non è la soluzione all’annoso problema della morte di vite umane per carenti infrastrutture stradali.

Caro Sindaco questa città ha bisogno di rialzarsi, ha bisogno di creare posti di lavoro, ha bisogno di crescere ed è necessario assicurare ai cittadini i servizi primari, quali illuminazione e viabilità. La gente è stanca delle promesse non mantenute, è stanca di sentire slogan da campagna elettorale: basta parole, i foggiani adesso vogliono i fatti.

Questa fu una mia esortazione che il 10 febbraio 2015 indirizzai attraverso i media locali al Sindaco di Foggia. Da allora non ho ricevuto risposte, nè tanto meno si son visti i fatti. Esortazione seguita, l’11 febbraio 2015, da una formale interpellanza consiliare scritta inviata allo stesso sindaco e al presidente del Consiglio comunale. Sono trascorsi più di 445 giorni, più di un anno, da quell’interpellanza inevasa dal Comune di Foggia. Mentre sono più di 245 i giorni che separano l’ultimo mio invito, sempre al sindaco Landella, a un sostanziale intervento del rifacimento stradale. Difatti, in data 4 settembre 2015, inviai una seconda formale interpellanza consiliare dove chiedevo il rifacimento del tratto stradale in oggetto. Il tutto a fronte anche delle proteste dei lavoratori che rischiano la propria incolumità.

Tanto per ricordare ai soggetti interessati, che tra l’altro quella della figura del sindaco è responsabile della sicurezza del cittadino, quella via è piena di buche, tombini sopraelevati, è deficitaria di segnaletica stradale orizzontale e spesso verticale, e in alcuni punti quando piove le strade si allagano aumentando esponenzialmente il pericolo di viabilità. Uno dei pericoli più denunciati da chi percorre quella strada è la presenza di fermate Ataf e trasporto scuola dei residenti che non sono sicure. Difatti i genitori dei bambini che utilizzano il mezzo pubblico denunciano il pericolo nel sostare, con i propri figli, sul  ciglio della strada  dove transitano auto a velocità pericolose e che spesso sfiorano chi attende.  Oggi son qui a riformularla sperando che la pedissequa ostilità nell’affrontare il problema da parte delle nostre istituzioni amministrative, comunali provinciali e regionali, diventi oggetto di attenzione primario.

Come detto, il 5 maggio sono iniziati i lavori sopradetti. La notizia è positiva poiché è segno di sviluppo per la nostra tanto agognata e bistrattata provincia. Una volontà che lega politiche infrastrutturali iniziate prima dell’attuale mandato sindacale del comune e governativo della regione e che vengono attuate oggi. Credo fermamente che tutto questo debba essere un “cordone ombelicale” che non va reciso solo perché son cambiate le casacche. Anzi, il cittadino dalla politica ha bisogno di fiducia e per ottenerla ci vogliono i fatti. Qual miglior azione potrebbe essere di dar seguito a progetti iniziati anni fa, finanziamenti con la finalità di risistemare infrastrutture esistenti, ampliarle e renderle operose e fruttifere per il bene comune.

Per non cadere nella solita, spesso speculativa, bagarre politica, pur essendo della controparte, il 5 maggio 2016 ero in compagnia dell’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Foggia, Avv. Antonio Bove, persona preparata squisitamente disposta a porre rimedio a problemi inevasi. Bove ha garantito in mia presenza che a breve saranno svolti interventi parziali sul primo tratto di via Trinitapoli, con rappezzamenti del manto stradale. Certo, non è la soluzione definitiva, ma è un primo intervento a garantire sicurezza e dare speranze per interventi ulteriori e risolutivi. Da consigliere comunale della controparte prendo atto della responsabile azione che ha intrapreso l’assessore Bove in seguito ai miei solleciti, ringraziandolo.

Ciononostante non mi distrae nel continuare a monitorare i lavori in corso d’opera e a ricordare al sindaco Landella, al presidente della Provincia di Foggia, al governatore della Regione Puglia Emiliano, ognuno per la parte che compete, che la nostra Capitanata urge di interventi infrastrutturali importanti (vedi il dissesto idrogeologico) e che via Trinitapoli va messa in sicurezza definitivamente, specie ora che diverrà l’arteria interna principale per mettere in comunicazione la città di Foggia con le aziende della zona ASI, con il nuovo casello autostradale, con il centro ferroviario intermodale e il nuovo centro commerciale che sorgerà a poche centinaia di metri dall’ASI” conclude il capogruppo Lavoro e Libertà.

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