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Longo: “Mongelli governa con arroganza e improduttiva furbizia”

"Mongelli ha accontentato i ricchi e dispiaciuto i poveri, con licenziamenti e chiusura di strutture produttive". Il city manager è di prossima nomina con sindacale stipendio che va da 150 a 180 mila euro

Il consigliere di Prima Foggia, Bruno Longo, replica alle dichiarazioni del sindaco Gianni Mongelli.

"In  riferimento alla dichiarazioni del sindaco Mongelli sugli sprechi amministrativi della sua gestione e sulla sua scarsa attenzione e superficialità ai problemi sociali ed occupazionali, si prende atto di un solo fatto positivo della vicenda: della sua promessa a convocare il consiglio comunale sul tema, dove, in considerazione del fatto, che sfugge e costantemente scappa ad ogni confronto televisivo più volte richiesto e mai ottenuto, sarà possibile, carte alla mano, dimostrare alla città i suoi affari e le sue menzogne.
                                  

Consiglio comunale cooperative sociali


Se Mongelli ritiene che qualcuno agisca attraverso il discredito, accetti il pubblico confronto ed eviti i monologhi rigorosamente senza replica. D’altra parte, lo “smemorato di corso Garibaldi”, dovrebbe fare un passo indietro e ricordarsi  che ha vinto la sua campagna elettorale con azioni, queste si, infamanti e diffamatorie nei confronti del candidato sindaco del centrodestra,  scientificamente costruite e sostenute con grossi impegni di capitali provenienti dal mondo della imprenditoria edile.
                                 
Tuttavia, pur sottolineando e ribadendo un’opposizione dura, durissima, ma corretta, basata sulla  veridicità della notizia e dei fatti e pur comprendendo un evidente nervosismo e disorientamento del sindaco, isolato com’è dalle forze politiche e dai cittadini, non si capisce la sua posizione di retroguardia: posizioni che invece di affrontare seriamente i problemi, lo vede rintanarsi nei conti della serva ”giochicchiando” puerilmente sul netto degli importi denunciati, piuttosto che sul lordo, che, evidentemente, sono gli importi che complessivamente e comunque  pesano sulla intera  comunità..
                              
Se Foggia è ultima in classifica per vivibilità, se il sindaco è il primo in Italia per il dissenso dei cittadini per il suo operato, se  il sindaco Mongelli è isolato da tutte le altre istituzioni, se ha accontentato i ricchi e dispiaciuto i poveri, con licenziamenti e chiusura di strutture produttive, la colpa non è certamente dell’opposizione, ma di chi governa ed in particolare di chi, come lui, governa con arroganza e improduttiva furbizia 
                               
Perché, il sindaco, non dice, con trasparenza, che la determinazione dirigenziale di Raphael Rossi e di 60 mila euro lordi per quattro mesi si, ma che questa è una squallida furbata che sottende il forzato rinnovo, non potendosi risolvere la intricatissima questione Amica in soli quattro mesi.
                              
Perché il sindaco non dice con chiarezza, che il city manager, tale dr. Pazzaglia, è di prossima nomina, con sindacale stipendio che va da 150 a 180 mila euro annui, e che il ritardo è stato determinato solo dalla dura opposizione di alcuni dirigenti apicali del comune e dallo sconcerto della Corte dei Conti.
                             
Perché il sindaco sorvola e nulla dice sulle determinazioni dirigenziali dell’ufficio legale per centinaia di migliaia di euro, di cui una parte per 80 mila euro già riscosse ed il resto da riscuotere a breve, oltre il già lauto stipendio percepito.
                              
Perché il sindaco nulla dice e sorvola sui premi di produttività di dirigenti e funzionari raccomandati, per circa un milione e duecentomila euro annui, percepiti, sempre, oltre gli stipendi faraonici, in un comune dissestato, che dovrebbe punire, piuttosto che premiare.
                               
Perché il Sindaco a fronte della miseria che gira in città ed a fronte di servizi sociali inesistenti, non vieta al suo assessore ai servizi sociali di andare in giro per l’Italia, con codazzo di politici e dirigenti e spendere migliaia di euro, in costosi alberghi e ristoranti, alla faccia di chi paga le tasse e di contro non riceve nessun servizio.
                               
Perché il sindaco non ha il coraggio, democraticamente e nel rispetto della trasparenza e della comunicazione ai cittadini, di affrontare questi ed altri problemi denunciati, in un pubblico confronto? Cosa teme il sindaco se non una solita figuraccia perché a corto di argomenti?
                               
Si attende fiduciosi, così come si attende che, Mongelli, mantenga la parola e convochi immediatamente un consiglio comunale, che certamente farà luce sui fatti".
                                 


 

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