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La Corte dei Conti ammonisce il Comune, ma Riccardi garantisce: “Riassesteremo il Bilancio”

La risposta del sindaco di Manfredonia dopo le criticità evidenziate dalla deliberazione n.57/2017 della Corte dei Conti: “Ne prendiamo atto, faremo di tutto per attuare le disposizioni prescritte. Quanti desideravano e auspicavano la dichiarazione di dissesto saranno delusi”

La Corte dei Conti ha sottoposto a verifiche il Comune di Manfredonia, come altri Comuni, analizzando, in particolare, i rendiconti finanziari degli anni 2011, 2012, 2013, 2014. In base a tali controlli, nella fase istruttoria, avviata ad agosto 2016, ha sollevato diversi rilievi, per i quali ha chiesto riscontri e ai quali sono state fornite risposte nelle varie fasi del procedimento.

Ora, la Corte dei conti si è pronunciata con la deliberazione n. 57/2017, depositata il 26 aprile, evidenziando le criticità in parte già rimarcate e ponendo in rilievo l’esigenza di attuare diversi adempimenti. La Corte, quindi, ha prescritto l’esecuzione di ogni puntuale misura correttiva idonea a superare definitivamente i problemi notificati e, in sintesi, l’adozione entro giugno del piano di rientro che il Consiglio comunale dovrà approvare per dimostrare la capacità dell’Ente di ottemperare ai richiami dell’Organo di controllo.

“Prendiamo atto della deliberazione della Corte dei Conti. Non intendiamo minimizzare - commenta il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi - i molteplici severi ammonimenti, né i problemi esistenti. Faremo di tutto per riassestare il bilancio dell’Ente comunale, attuando le disposizioni prescritte, così come autonomamente abbiamo iniziato a fare già dal 2015, ponendo in essere una serie di interventi per il riequilibrio contabile, tenuto conto che i rilievi della Corte dei conti si riferiscono ai precedenti esercizi”.

Il Consiglio comunale, infatti, dal 2015 ha deliberato la formazione del “fondo rischi” per superare le criticità della gestione dei residui. “Abbiamo istituito, inoltre, un gruppo di lavoro - aggiunge Riccardi – per individuare le diverse e possibili forme di gestione delle entrate patrimoniali e tributarie del Comune. Per quanto riguarda i residui attivi, ne abbiamo interrotto drasticamente l’incremento, riducendolo del 15% dal 2015, a dimostrazione di una gestione tendenzialmente più prudente delle poste attive. A garanzia della gestione delle entrate, l’Amministrazione ha avviato procedimenti efficaci con la nomina di agenti contabili per il controllo del maneggio del denaro pubblico. Anche in considerazione del quotidiano ricorso all’anticipazione di tesoreria, abbiamo fornito ai dirigenti dell’Ente atto d’indirizzo politico, con una serie di provvedimenti per l’efficace controllo del debito, delle entrate (per l’incremento) e delle spese (per la riduzione)”.

La Corte dei Conti non ha dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Manfredonia. Quanti desideravano e auspicavano la dichiarazione di dissesto saranno delusi. Ma tutti dovrebbero comprendere che il tracollo finanziario di un Comune non danneggia soltanto l’Amministrazione comunale, ma è soprattutto un danno per la Città. 

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