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Avvisi di garanzia a Landella, FI replica a De Pellegrino: “Analisi banale e superficiale”

Arriva la replica di Consalvo Di Pasqua al Capogruppo del Pd, che aveva attaccato il sindaco sulla questione Aipa: "Il groviglio di confusione in cui oggi è avvolto il Comune di Foggia deriva dai dieci anni di sciatteria che stiamo cercando di archiviare"

Dopo le dichiarazioni di Alfonso De Pellegrino in merito agli avvisi di garanzia con l’accusa, a vario titolo di peculato, recapitati al Sindaco Franco Landella e ad altre sette persone, è arrivata pronta la risposta di Forza Italia, nella persona di Consalvo DI Pasqua.

“Il capogruppo del Partito Democratico, evidentemente colto da una vena nostalgica per i bei tempi del giustizialismo che furono, immagina di svolgere il ruolo di opposizione politica all’attuale Amministrazione comunale usando gli avvisi di garanzia come una clava. Un atteggiamento molto debole sul piano politico e che, peraltro, è esattamente il contrario di quanto sostenuto, urbi et orbi, dal segretario nazionale del PD, Matteo Renzi.

Ha ragione Alfonso De Pellegrino: gli avvisi di garanzia non si ereditano. I pasticci amministrativi, però, sì. E quelli il sindaco Franco Landella li ha ereditati tutti dal centrosinistra e dal Partito Democratico. Fingere di ignorare questo dato politico, provando goffamente a nasconderlo sotto il tappeto, è l’atteggiamento di chi, a corto di argomenti e di proposte amministrative, si rifugia nella litania giustizialista per tentare di recuperare un po’ di visibilità”.

“Tutte le questioni sollevate dal capogruppo del PD, infatti, non sono altro che il prolungamento della stagione di governo del centrosinistra ed il frutto delle non-scelte innanzitutto del suo partito”, prosegue Di Pasqua. “Il groviglio di confusione in cui oggi è avvolto il Comune di Foggia deriva dai dieci anni di sciatteria che stiamo cercando, con fatica ed impegno, di archiviare. Non per sete di rivalsa, ma nell’interesse della città. Troppo facile invocare una moratoria rispetto al richiamo alle responsabilità del passato. Troppo facile pretendere di derubricare le proprie colpe ed i propri errori ad incidente di percorso, nascondendoli dietro il paravento delle inchieste giudiziarie. Da un dirigente politico navigato e di lungo corso mi sarei aspettato un’analisi meno banale e superficiale. Magari riuscendo anche a formulare, tra un conteggio e l’altro delle inchieste giudiziarie, una qualche controproposta operativa, ad esempio sulla vicenda Aipa, rispetto alla quale il centrosinistra ed il PD continuano a non dirci in che modo, dal loro punto di vista, l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto e dovrebbe comportarsi”. 

Ciascuno ha il dovere di esercitare il proprio ruolo e la propria funzione, chiosa Di Pasqua. È bene però che lo si faccia senza strumentalizzazioni e senza demagogia e, soprattutto, attraverso un dibattito che si fondi sulle proposte e sulle soluzioni, sulle idee e sui programmi. Tutti elementi che non siamo in grado di cogliere né individuare nelle accuse urlate da Alfonso De Pellegrino”. 

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