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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Tre avvisi di garanzia in due anni, De Pellegrino: “Il sindaco è sereno, ma i foggiani no”

“Landella ha compiuto atti di dubbia legittimità amministrativa e di dubbia legalità; o in alcuni casi non ha compiuto gli atti che avrebbe dovuto per scongiurare danni al Comune e alla città”

Alfonso De Pellegrino, capogruppo in Consiglio comunale del Partito Democratico, torna ad attaccare il sindaco destinatario insieme ad altre sette persone di un avviso di garanzia con l’accusa, a vario titolo, di peculato. Il provvedimento rientra nell’ambito della inchiesta su Aipa, l’azienda di riscossione tributi. “La responsabilità penale è personale, quindi gli avvisi di garanzia non si ereditano. In ogni caso è il sindaco, non altri, che ha scelto e deciso di agire o non agire. Landella ha compiuto atti di dubbia legittimità amministrativa e di dubbia legalità; o in alcuni casi non ha compiuto gli atti che avrebbe dovuto per scongiurare danni al Comune e alla città”.

L’esponente del PD rincara la dose: “E' così per AIPA. E' così per la discarica. E' così per i lavori non eseguiti al tribunale. E’ così per la presunta omissione di controllo interno sui servizi Annona e Protezione civile. Una per nulla invidiabile collezione di avvisi di garanzia: tre in meno di due anni di governo su temi strategici della gestione amministrativa che, ferma restando la presunzione d'innocenza, sono quantomeno indicatori della confusione politico-amministrativa che regna ormai sovrana a Palazzo di Città”

De Pellegrino prosegue: “Ancora una volta l’intervento della magistratura ha supplito alle carenze politico-amministrative strutturali del Sindaco, della Giunta e della maggioranza consiliare di centrodestra. Le responsabilità politiche rispetto al malgoverno della città sono in costante crescita, per quantità e qualità. Continuare a richiamare quelle del centrosinistra non ha più senso”.

Il capogruppo del PD conclude: “Il sindaco, la Giunta e la maggioranza di centrodestra hanno avuto tempo e modo di porre rimedio agli errori, se ce ne sono stati, e non lo hanno fatto; o lo hanno fatto male, ma tanto male da rendere fondato l'avvio di diverse inchieste giudiziarie. Il sindaco si dice sereno. Peccato che i cittadini foggiani non abbiano la stessa serenità proclamata da Landella. Il tempo delle scuse è finito. Per il sindaco Landella è arrivato il tempo della responsabilità!

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