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Buone notizie per i Comuni: possono tornare a spendere le risorse che hanno, lo dice la Corte Costituzionale

E' di ieri la nota del MEF con la quale si pongono delle modifiche alla circolare n. 5 del 20 febbraio 2018, in materia di utilizzo degli avanzi di amministrazione per investimenti da parte degli enti locali per l’anno 2018

Le amministrazioni locali potranno tornare a spendere. È di ieri la nota del MEF, del dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale per la finanza delle pubbliche amministrazioni, indirizzata a Comuni, Province e città metropolitane, con la quale si pongono delle modifiche alla circolare n. 5 del 20 febbraio 2018, in materia di utilizzo degli avanzi di amministrazione per investimenti da parte degli enti locali per l’anno 2018”. È quanto afferma il vicesegretario regionale della Lega-Salvini Premier in Puglia, l’avvocato Joseph Splendido, consigliere comunale e provinciale.

Come si legge nella comunicazione ministeriale, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 247 del 2017, ha formulato un’interpretazione dell’articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibri di bilancio degli enti territoriali, in base alla quale l’avanzo di amministrazione e il Fondo pluriennale vincolato non possono essere limitati nel loro utilizzo. In particolare, viene affermato che “l’avanzo di amministrazione rimane nella disponibilità dell’ente che lo realizza” e “non può essere oggetto di prelievo forzoso” attraverso i vincoli del pareggio di bilancio. La Corte precisa, inoltre, che “l’iscrizione o meno nei titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dell’entrata e nei titoli 1, 2 e 3 della spesa deve essere intesa in senso meramente tecnico-contabile, quale criterio armonizzato per il consolidamento dei conti nazionali

Il Ragioniere regionale delle Stato aggiunge che tale orientamento interpretativo è stato confermato con la successiva sentenza n. 101 del 2018, con la quale la medesima Corte ha dichiarato, altresì, illegittimo il comma 466 dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016, n. 232, nella parte in cui stabilisce che dal 2020 “tra le entrate e le spese finali è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate finali” e, cioè, che, a partire dal 2020, ai fini della determinazione dell’equilibrio del bilancio, le spese vincolate nei precedenti esercizi devono trovare finanziamento nelle sole entrate di competenza; tale precisazione, a giudizio della Corte, è incompatibile con l’interpretazione adeguatrice seguita nella richiamata sentenza n. 247 del 2017. Con le predette affermazioni, la Corte costituzionale, interpretando l’articolo 9 della legge n. 243 del 2012, ha di fatto introdotto la possibilità di utilizzare il risultato di amministrazione.

“Le città metropolitane, le province e i comuni, nell’anno 2018, possono utilizzare il risultato di amministrazione per investimenti- rimarca il vicesegretario leghista- finalmente è giunto lo sblocco all’avanzo di amministrazione dei Comuni. Gli Enti locali, dopo anni di privazioni e tagli balordi e iniqui, potranno ricominciare a programmare investimenti, migliorando le infrastrutture e la vivibilità degli spazi pubblici. Poter utilizzare nel luogo, nel comune virtuoso in cui li si realizza, gli avanzi di amministrazione è un cambiamento concreto, che potrà fare la differenza per la difesa delle piccole e medie imprese e per il commercio. In questi anni, i tagli dissennati si sono tradotti in strade dissestate, buche mortali, riduzione di momenti di welfare o cultura, assenza di premialità o di incentivi per iniziative operose”.   

“I governi a guida Pd, a cominciare dal governo tecnico del professor Mario Monti, con i loro tagli hanno saputo solo massacrare gli Enti locali- conclude l’avvocato Splendido- penalizzando le autonomie del Paese. Con la Lega, attenta ai territori e ai cittadini che li abitano, le cose stanno cambiando. Non molleremo nel proseguire la nostra rivoluzione del buon senso”.  

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