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Marasco attacca la maggioranza: "no alle aziende partecipate usate come poltronificio"

L'ex assessore comunale, spiega l'abbandono dell'Aula consiliare da parte dei consiglieri di minoranza. Il motivo, la rottura sul Regolamento per le nomine in Enti esterni: la maggioranza vuole il ritorno ai consigli di amministrazione

"Le regole del confronto democratico solo una cosa seria, la maggioranza di centrodestra le usa invece per pagare i debiti della campagna elettorale". Augusto Marasco spiega così l'abbandono dell'Aula del Consiglio comunale da parte di tutti i consiglieri di minoranza.

"La seduta di aggiornamento e il pur proficuo confronto con alcuni esponenti del centrodestra come Giuseppe Mainiero - aggiunge Marasco - non sono serviti a convincere la maggioranza che Foggia non può tornare ad aziende partecipate utilizzate come poltronifici".

Il riferimento è al "Regolamento concernente gli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune di Foggia presso Enti esterni", che la Giunta Landella modifica ripristinando i consigli di amministrazione.

"Come osservavo nella seduta di insediamento - dice il coordinatore di Foggia2019 - il dovere del confronto ce l'ha chi ha i numeri per poterne fare a meno e oggi abbiamo nuovamente verificato che Landella e i suoi hanno in testa solo l'accaparramento".

"Neanche in un'innocua Commissione che serve a formulare gli elenchi dei giudici popolari - aggiunge Marasco -, dove finora c'era sempre stato un consigliere della maggioranza e uno della minoranza, siamo riusciti a far passare la nostra indicazione per Vincenzo Rizzi".

In precedenza, in seguito agli emendamenti sulle denominazione e competenze sulle Commissioni consiliari, proposti sempre da Marasco, maggioranza e opposizione hanno votato alla unanimità i componenti e le nuove denominazioni degli organismi consiliari.

Poi la rottura sul Regolamento per le nomine in Enti esterni, che tutte le minoranze avrebbero voluto non modificasse la scelta degli amministratori unici mentre la maggioranza vuole il ritorno ai consigli di amministrazione.

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