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Cinquestelle contro Cinquestelle. Fatigato e altri 35 attivisti con Quarato: "Vai avanti, hai il nostro appoggio"

Il gruppo di attivisti foggiani del M5S dice basta al mantra della richiesta di dimissioni del presidente della Commissione Ambiente e Territorio: "Svolge un ruolo importante di garanzia e controllo contro la deriva della amministrazione Landella"

“Giovanni Quarato resti alla presidenza della Commissione Ambiente eTerritorio”. A chiederlo sono degli attivisti foggiani del Movimento 5 Stelle. La richiesta di dimissioni era stata formulata pubblicamente dall'assessore al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone, dall'europarlamentare Mario Furore e dal senatore Marco Pellegini. L'istanza non era stata accolta dal diretto interessato, che aveva motivato la sua decisione, apparendo tuttavia isolato. E invece in 35, oltre al capogruppo Giuseppe Fatigato, gli hanno formalmente e ufficialmente dimostrato vicinanza e sostegno. 

“Il consigliere comunale Quarato - scrivono gli attivisti - è da tempo oggetto di attacchi a mezzo social e stampa per il ruolo di presidente assunto in seno alla Commissione Territorio al Comune di Foggia. Ogni volta che l’amministrazione Landella balza ai 'disonori della cronaca' per i comportamenti vergognosi e delittuosi compiuti da esponenti della sua maggioranza, inspiegabilmente si punta il dito contro Giovanni Quarato. Franco Landella passa alla Lega e Quarato dovrebbe dimettersi. Leonardo Iaccarino mette in scena uno show in stile Gomorra e Quarato dovrebbe dimettersi. Bruno Longo finisce indagato per tangenti e Quarato dovrebbe dimettersi. Ma quanto suona ridicolo, privo di nesso e politicamente illogico questo mantra?".

Gli attivisti, in quello che è un vero e proprio manifesto a sostegno dell'ingegnere, ex candidato sindaco grillino, dissipano ogni dubbio sull'incarico. "A chi traccia fantomatiche e fantasiose connessioni e commistioni tra l’elezione di Quarato e la maggioranza landelliana, vorremmo ricordare che la presidenza di una Commissione comunale (incarico, tra l'altro, che non prevede compenso alcuno!) non viene attribuita attraverso una nomina diretta del sindaco o della sua maggioranza, ma si designa attraverso il voto all’interno delle Commissioni stesse. Giovanni Quarato, è bene ricordarlo, è stato eletto all’unanimità, da consiglieri di maggioranza e di opposizione. La sua non è una nomina frutto di favori di una parte politica, ma il riconoscimento delle sue comprovate competenze professionali. Inoltre, dimettendosi dalla presidenza della commissione, Quarato resterebbe comunque in carica come consigliere, ma con meno poteri di controllo rispetto a quelli che ha ora".

Spiegano, allora, perché è opportuno che continui a ricoprire quel ruolo. "In un momento così delicato in cui si sono accesi i riflettori sulla presunta corruzione di alcuni rappresentanti comunali, è impensabile che si possa lasciare una Commissione tanto delicata nelle mani di altri, magari di qualcuno con meno professionalità e rettitudine morale di Quarato. Più volte, prima dell’ingresso del M5s nella maggioranza di Emiliano in Regione, ci si interrogava sull’opportunità che Rosa Barone accettasse l’assessorato. Alle perplessità di molti di noi si rispondeva con lo slogan 'se stiamo dentro, possiamo incidere'. Stessa cosa per il sì al Governo Draghi. Se le cose stanno così - e i fatti lo dimostrano ampiamente - allora non si comprende come mai il consigliere Quarato dovrebbe dimettersi, lui che, insieme a Giuseppe Fatigato, è la nostra unica sentinella al Comune di Foggia, che svolge un ruolo importante di garanzia e controllo contro la deriva della amministrazione Landella. Non va dimenticato, inoltre, che Quarato e Fatigato, nel pieno rispetto del mandato degli elettori, sono rimasti all'opposizione e svolgono costantemente il loro ruolo di argine. Ci fidiamo ed abbiamo bisogno del lavoro che Quarato sta portando avanti in Commissione e, più in generale, in Consiglio comunale. A lui va tutto il nostro sostegno, perché non si lasci demoralizzare e demotivare, ma vada avanti sapendo di avere il sostegno e l’appoggio degli attivisti foggiani”. 

La nota è firmata da Fabrizio Baia, Carlo Baldassini, Francesca Basso, Leonardo Bollino, Giancarlo Ciuffreda, Gianni Chiappinelli, Romeo Chiappinelli, Salvatore Chiappinelli, Feliciano Chiriaco, Germano D'Amato, Mario Dal Maso, Antonio Dembech, Luca De Marco, Michele Di Nardo, Guido Di Paolo, Michele Di Paolo, Eleonora Frattarolo, Walter Frattarolo, Antonio Fischetti, Mariana Iannantuoni, Guglielma Lecce, Marcello Maggio, Gabriele Marini, Marcello Menga, Grazia Meola, Mario Paolantonio, Raffaele Pepe, Vincenzo Piserchia, Roberto Prencipe, Massimo Russo, Alfredo Signorile, Michelangelo Torraco, Lucia Valente, Andrea Vernile.

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