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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Assunzioni al Comune di Foggia, il commissario pesca altrove. L'ex vicesindaco La Torre: "Tolta speranza e chance ai nostri ragazzi"

Sulla decisione del commissario di non svolgere concorsi pubblici per le categorie C e D, ma di attingere dalle graduatorie di altri comuni, facendo ricorso all’assunzione di coloro i quali siano risultati idonei, l’ex vicesindaco Paolo La Torre esprime parere contrario

A Palazzo di Città è partita la macchina delle assunzioni ma il piano del fabbisogno del personale approvato a marzo dall'ultima Giunta politica, quando aveva già in casa la Commissione di accesso antimafia, ha preso un'altra piega.

A luglio, il commissario Marilisa Magno lo ha modificato e ha optato per l'utilizzo prioritario dello scorrimento delle graduatorie concorsuali di altri enti. Non saranno indette tutte le selezioni pubbliche lasciate in eredità (leggi qui).

Sulla decisione del commissario di non svolgere concorsi pubblici per le categorie C e D, ma di attingere dalle graduatorie di altri comuni, facendo ricorso all’assunzione di coloro i quali siano risultati idonei, l’ex vicesindaco Paolo La Torre, pur riconoscendo la legittimità della decisione, consentita e prevista dalla legge, non la considera la migliore strada possibile, “soprattutto in realtà come quella di Foggia, con un alto tasso di disoccupazione e con una criminalità organizzata che recluta proprio tra le giovani generazioni senza lavoro la sua principale manovalanza”

La Torre – sottolinea che lo svolgimento dei concorsi non avrebbe assicurato alcun diritto di assunzione ai ragazzi della nostra città – ma ritiene che avrebbero però offerto loro “una possibilità, una chance, un’occasione, una speranza. Un’opportunità per la quale l’Amministrazione comunale e la città hanno compiuto significativi sacrifici, poiché le possibilità di assunzione erano strettamente legate ad un’efficace azione di risanamento del bilancio” aggiunge.

E ancora, rimarca l’ex vicesindaco dimessosi il 20 marzo scorso: “Ho compreso l’esigenza di rafforzare nel più breve tempo possibile una platea di dipendenti esigua e al di sotto delle necessità di Foggia su cui si è fondata la decisione del Commissario. Ma penso che, accelerando al massimo le procedure, si potesse percorrere comunque percorrere la via dei concorsi. Proprio per l’importanza che questo passaggio avrebbe rivestito sul piano economico e sociale per la città. E dispiace che la scelta del Commissario sia stata assunta in assenza, ad esempio, di un confronto con le organizzazioni sindacali, che credo avrebbero sposato l’ipotesi concorsuale piuttosto che l’immissione in organico di idonei provenienti da concorsi svolti in altri comuni. Resta in me l’amarezza per ciò che poteva essere e che, evidentemente, non sarà possibile ottenere. Un’amarezza che suppongo sia condivisa da larga parte della nostra cittadinanza”

 

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