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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Assunzioni al Comune, Marasco a Landella: "Promesse elettorali". Il sindaco: "Faccio il bene della città"

E' scontro sulla rimodulazione del piano di rientro: "Pd favorevole, ma sia cancellato ogni riferimento a bandi, concorsi e assunzioni e qualunque altro indirizzo di spesa". La replica del primo cittadino: "Emergenza personale è reale"

La rimodulazione del risanamento finanziario pluriennale ha acceso l’ennesimo confronto nei banchi di Palazzo di Città tra maggioranza e opposizione. In attesa che lunedì 15 il Consiglio Comunale si esprima sulla rimodulazione, il capogruppo del Pd Augusto Marasco punge il sindaco Landella: "Il bilancio del Comune deve essere tenuto al riparo dalla campagna elettorale e dalle promesse elettoralistiche del sindaco e del centrodestra". Marasco definisce "semplicistiche e ingannevoli esternazioni sull'eventuale rimodulazione del prestito ottenuto dal Comune di Foggia con l'adesione al 'Salva Enti', osteggiata da Landella quando era in minoranza e ora spacciata come una straordinaria opportunità per bandire concorsi e fare assunzioni".

"Al momento, l'unico dato certo è che il Governo Gentiloni ed il Partito Democratico - continua Marasco - hanno offerto ai Comuni come il nostro l'opportunità di allungare i tempi della restituzione del fondo ottenuto, grazie all'Amministrazione Mongelli, per scongiurare il dissesto.

L'adesione alla procedura deve essere deliberata dal Consiglio comunale, convocato il 15 gennaio, e ho già dichiarato al sindaco, in sede di Conferenza dei Capigruppo, il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico. Purché dalla proposta di delibera sia cancellato ogni riferimento a bandi, concorsi, assunzioni e qualunque altro indirizzo di spesa.

La richiesta ha due motivazioni. Innanzitutto, il Consiglio comunale è chiamato ad esprimersi esclusivamente sull'adesione alla rimodulazione. La richiesta sarà poi valutata dal Ministero dell'Interno e solo in caso di esito positivo il Comune sarà invitato a presentare un piano operativo da sottoporre al vaglio della Corte dei Conti. Quand'anche si ottenga la rimodulazione, come mi auguro, sarà sempre il Consiglio comunale a decidere come utilizzare i fondi resi disponibili dalla dilazione del prestito. Annunciare concorsi e assunzioni oggi, alla vigilia di una campagna elettorale che coinvolgerà indirettamente il sindaco Landella e la sua maggioranza in centrodestra, è scorretto sotto il profilo istituzionale ed è ingannevole nei confronti dei cittadini.

Oggi come oggi, il sindaco Landella dovrebbe solo ringraziare il Governo Gentiloni e il Partito Democratico per aver offerto al Comune di Foggia un'opportunità di allentare i vincoli della spesa per lavori e servizi pubblici sempre più essenziali alla nostra città - conclude Augusto Marasco - Siamo pronti a collaborare per coglierla, non siamo disponibili a farci coinvolgere nella propaganda elettorale".

La replica di Landella

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino, che all’iniziale apprezzamento per la disponibilità del consigliere Augusto Marasco e del gruppo consiliare del Partito Democratico a votare favorevolmente rispetto alla proposta di deliberazione relativa all’adesione del Comune di Foggia alla possibilità di rimodulazione del Piano di riequilibrio pluriennale (“Si tratta di un atteggiamento responsabile di cui non ho difficoltà a riconoscere pubblicamente il valore politico ed amministrativo”), fa seguire una critica accesa verso il  “pretestuoso e strumentale riferimento alle promesse e alla propaganda elettorale, di cui, al contrario, si scorge più di una traccia nelle dichiarazioni del capogruppo del PD. Il suo invito a ringraziare il Governo Gentiloni ed il Partito Democratico, infatti, assomiglia molto proprio al tentativo maldestro di mandare in onda uno spot elettorale. In primo luogo perché l’opportunità concessa ai Comuni che hanno aderito al cosiddetto Decreto Salva Enti è materia che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani ha espressamente richiesto al Parlamento, sulla base di difficoltà oggettive vissute da queste Amministrazioni comunali. In secondo luogo perché se il Comune di Foggia è in queste condizioni è proprio a causa dello sfascio dei conti provocato dalla Giunta Ciliberti prima e di una sottostima della massa debitoria operata dalla Giunta Mongelli poi – con il Partito Democratico azionista di maggioranza di entrambe – come la Corte dei Conti ha recentemente certificato. Tutto questo, purtroppo, non è retorica ma verità. Consiglio dunque al consigliere Marasco di non usare questo argomento come strumento di propaganda, muovendosi viceversa dentro una dialettica che abbia come unico terreno di confronto responsabile la situazione finanziaria del Comune ed il futuro di Foggia”.

E sulla questione assunzioni, Landella ribatte: “Marasco eviti di riferire circostanze false. Da parte mia non c’è stata alcuna pubblica esternazione ingannevole. Tanto più perché la proposta di deliberazione che lunedì sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio comunale prevede solo l’adesione del Comune alla rimodulazione, non le sue modalità. È una semplice “candidatura”, che al momento non contiene alcun elemento di carattere operativo, che dovrà essere invece trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla Corte dei Conti entro 45 giorni dall’adozione della deliberazione”.

Il sindaco di Foggia aggiunge: “Le difficoltà che il Comune di Foggia vive per ciò che concerne il personale sono note e drammatiche. Il divieto di assunzioni imposto dal Decreto Salva Enti ed i pensionamenti che progressivamente assottigliano la pianta organica comunale sono un mix esplosivo, che incide molto negativamente sulla qualità ed anche sulla quantità dei servizi erogati alla nostra comunità. Basti pensare che dal momento dell’adesione al Piano di riequilibrio pluriennale alla sua scadenza naturale, l’Amministrazione comunale è destinata a passare da una platea di 1100 dipendenti a sole 650 unità. Non può sfuggire a nessuno che in questa dinamica sono i servizi ad essere messi in discussione. Un tema che personalmente avevo già portato all’attenzione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani e dell’allora presidente Piero Fassino, senza ottenere però un impegno concreto”.

Un problema, quello dell’emergenza personale, che riguarda moltissimi altri Comuni italiani e che ha indotto l’ANCI ed il suo presidente Antonio Decaro, con al suo fianco i sindaci di Foggia e Messina, “a presentare un emendamento alla Legge di Stabilità finalizzato proprio a permettere alle Amministrazioni comunali in procedura di predissesto finanziario di bandire concorsi, compensando parzialmente i pensionamenti ed evitando il rischio di non essere nella condizione di poter far fronte neppure ai più essenziali doveri istituzionali. Non c’è nulla di propagandistico, strumentale o ingannevole in questa opzione. Non ci sono promesse elettorali e non ci sono norme “ad hoc” per il Comune di Foggia”.

Landella conclude: “Il consigliere Marasco ed il gruppo del Partito Democratico mettano quindi da parte l’ansia da campagna elettorale. Perché l’unico argomento in discussione è il bene della città. Da questo punto di vista, assumo personalmente l’impegno ad un coinvolgimento attivo e costante di tutti i gruppi consiliari nella fase preparatoria della definizione delle modalità di rimodulazione del Piano di riequilibrio pluriennale da trasmettere al Ministero”.

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