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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

"È un compromesso al ribasso". M5S spaccato sull'ingresso nella giunta Emiliano: "Ingenuo pensare di poter incidere"

La deputata Rosa Menga è contraria all'alleanza giallorossa. Cresce la fronda dei Cinquestelle ostili all'accordo. La settimana prossima, con tutta probabilità, si voterà sulla piattaforma Rousseau

"Non avremmo alcuna possibilità di incidere sul governo della Regione e sulle politiche da qui ai prossimi cinque anni con l'ingresso in giunta di un solo assessore, chiunque esso sia". In tutta sincerità, la deputata M5S Rosa Menga esprime un secco e convinto no all'alleanza giallorossa in Puglia. E la fronda dei contrari sarebbe piuttosto nutrita. Inizialmente, sembrava che sulle barricate ci fossero solo l'ex candidata alla presidenza della Regione Puglia Antonella Laricchia e l'ex ministra Barbara Lezzi. La maggioranza dei parlamentari propendeva, comunque, per il voto sulla piattaforma Rousseau. Ma a quanto pare si sfiorerebbe il 50 e 50, soprattutto considerata la prevalenza di no tra gli attivisti, per quanto un assessorato alla consigliera Rosa Barone, oggi in pole per l'Ambiente, stuzzicherebbe la base foggiana che sarebbe pronta a sostenerla. E in filigrana si intravede anche un derby Bari-Foggia.

"Appare francamente ingenuo ritenere di poter conquistare un posto che abbia influenza nella compagine di Emiliano che è una maggioranza anche abbastanza solida - afferma la deputata Rosa Menga - I pugliesi lo hanno preferito a noi e a Fitto, e in questo momento il Consiglio regionale si regge anche senza i nostri voti. Saremmo sostanzialmente inutili ai fini della prosecuzione del suo governo bis e difficilmente potremmo rappresentare l'ago della bilancia per qualsiasi decisione. Ritengo che quindi sia davvero un compromesso al ribasso, soprattutto perché offerte ben più allettanti ci erano giunte da Emiliano prima della consegna delle liste, quando ancora c'era margine per poter pensare ad un accordo programmatico in vista delle elezioni presentandosi in maniera più trasparente insieme dinanzi a tutto l'elettorato pugliese. Così non è stato, e io semplicemente allora come oggi sono rimasta della stessa idea, che il MoVimento 5 Stelle debba rappresentare l'alternativa alla destra e alla sinistra, e poiché i cittadini si sono già espressi il 20 e 21 settembre dovremmo sederci all'opposizione. Lì ci hanno detto di stare, così come hanno detto a Emiliano di ricoprire nuovamente l'incarico di governatore".

Non è una decisione da prendere a cuor leggero e nessuno dei grillini ne fa mistero. Il dibattito sarebbe piuttosto vibrante. Il capo politico Vito Crimi ha ascoltato sindaci, portavoce regionali, nazionali e europarlamentari pugliesi per capire quale fosse il sentiment in relazione all'ipotesi di un ingresso nella giunta Emiliano. "Da Statuto del Movimento 5 Stelle, vale la pena ricordarlo, è facoltà esclusiva del capo politico, sentito il Garante, quindi Beppe Grillo, porre in votazione qualsivoglia quesito su Rousseau", rammenta Rosa Menga. Il capo politico, dunque, non dovrebbe tenere conto del parere di nessuno, eppure ha avviato la campagna di ascolto. Ha dovuto prendere atto della divergenza di opinioni e che non c'era alternativa che porre il quesito in votazione. L'assessorato M5S in Puglia è ormai un caso nazionale, e per quanto ci siano precedenti, come osserva Rosa Menga questo sarebbe il primo voto su un ingresso in maggioranza post elezioni.

"Essendo una scelta delicata è giusto che si esprimano tutti i nostri iscritti - sostiene la deputata Menga - Il problema, forse, è l'intempestività del voto perché siamo in una fase molto delicata, siamo quasi alla vigilia degli Stati Generali e questa decisione avrà sicuramente delle ripercussioni anche sulla politica nazionale: non è soltanto una scelta per la Puglia, almeno per la prospettiva del Movimento".  

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