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Assenteismo, dopo le inchieste cosa resta? I meetup interrogano l'assessore Amorese

I pentastellati: “Ora, passata la tempesta dello scandalo e delle condanne, ci interessa capire dall’assessore Amorese, che è subentrato successivamente ai fatti dell’indagine, qual è lo stato dell’arte"

Il caso degli assenteisti al Comune di Foggia, oltre a far balzare la città agli “onori” della cronaca con articoli e numerosi servizi sulle principali emittenti televisive, lascia aperte tutta una serie di interrogativi che necessitano di essere chiariti. Lo sostengono i meetup FoggiAttiVa, AttiVisti foggiani e Movimento Stellato Foggia che chiedono trasparenza su incarichi e responsabilità.

“Prima che arrivasse la magistratura l’Amministrazione cosa ha fatto?”, si chiedono. “I fatti contestati dalle autorità competenti risalgono alla primavera scorsa quando a capo del servizio Attività Produttive vi era l’assessore Jenny Moffa che, tramite pec inviata al dirigente sotto indagine Stanchi e al sindaco, aveva chiesto chiarimenti riguardo “l’autogestione” e le criticità presenti in quegli uffici".

"Le mancate risposte anche alle sollecitazioni del consigliere Mainiero porteranno lo stesso a presentare un esposto contro il dirigente per chiarire determinate circostanze e hanno permesso, solo in un secondo tempo, di far luce su tutta una serie di irregolarità, al momento contestate dalla Procura, come la registrazione delle presenze dei colleghi a favore di altri non presenti”.

“La cosa che sconcerta di più è che quello che dai più è definito “andazzo generale” è stato possibile scoprirlo solo grazie ad un esposto. E’ un fatto di una gravità inaudita perché evidenzia una carenza strutturale nel sistema dei controlli all’interno della macchina amministrativa. E nemmeno il sistema delle premialità di risultato sembra poter creare quel giusto discrimine tra chi merita incentivi per progressi e obiettivi raggiunti, e chi invece non vigila nemmeno sui suoi dipendenti, come in questo caso, dato che ogni anno vediamo che ad ogni dirigente viene corrisposto questa indennità”.

Continuano i pentastellati: “Ora, passata la tempesta dello scandalo e delle condanne, prima mediatiche e poi processuali, ci interessa capire dall’assessore Amorese, che è subentrato successivamente ai fatti dell’indagine e dirige da quasi un anno il servizio, qual è lo stato dell’arte. Come è cambiata la situazione rispetto ad un anno fa e come sono cambiati gli aspetti di vigilanza e tutela del servizio per i cittadini? Ha riscontrato le stesse criticità evidenziate dal suo predecessore e, se si, quali sono stati i suoi provvedimenti a riguardo? Garantisce che chi doveva controllare allora e non lo ha fatto non vedrà riconosciuta nessuna indennità di risultato?”

La situazione pratiche degli uffici in alcuni ambiti è fortemente critica, senza parlare della condizione disastrosa dell’archivio comunale, e risultano ritardi e mancate risposte. “Visto che fino ad ora non abbiamo avuto modo di sentire le sue impressioni e i suoi interventi come assessore, gradiremmo come cittadini che rispondesse a queste semplici domande. Lo deve ai cittadini - conclude la nota congiunta dei meetup FoggiAttiVa, AttiVisti foggiani e Movimento Stellato Foggia - perché il comune di Foggia non resti la “casa trasparente di tutti i cittadini” solo sulla carta degli slogan elettorali”.

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