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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Arresti Dattoli e Lerario. Laricchia "Uomini di punta di Emiliano". Forza Italia: "Fermati e spiega"

Arresti Vitangelo Dattoli (domiciliari) e Mario Lerario (carcere). Forza Italia in Puglia e Antonella Laricchia del M5S chiedono chiarimenti ad Emiliano

Per la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Antonella Laricchia, gli arresti dell'ex direttore del policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli (ancora ai domiciliari) e dell'ex responsabile della sezione regionale della Protezione Civile, Mario Lerario, (in carcere con l'accusa di corruzione), "Michele Emiliano dovrebbe iniziare a porsi domande sui criteri di scelta delle sue nomine”, poiché "nel giro di poche settimane sono stati arrestati due suoi uomini di punta". Per l'ex candidata presidente pentastellata, "sono gli effetti della ricerca cieca del consenso”.

Laricchia evidenzia di aver segnalato più volte numerosi episodi al Policlinico di Bari, "ma quelle segnalazioni sono state ignorate e Dattoli è stato poi confermato al ‘Riuniti’ di Foggia". E ancora, aggiunge, "ho denunciato le anomalie dell’ospedale in Fiera, della mancanza di trasparenza nella distribuzione dei dpi nella prima ondata Covid e perfino i prezzi delle magliette della protezione civile", ma "ha nuovamente fatto spallucce ed è andato avanti come un treno con la fiducia in Mario Lerario"

Per la consigliera regionale d'opposizione - in attesa che le indagini chiariscano tutto - "è spiacevole vedere come i dirigenti che già possono godere di un lauto stipendio finiscano sulle cronache per simili episodi. Ecco perché non mi stancherò mai di difendere la spesa pubblica dei pugliesi ma Emiliano dovrebbe iniziare a porsi qualche domanda sui criteri di scelta delle persone, trovare più coraggio di seguire gli ideali di giustizia che dovrebbero ispirare un Magistrato".

Parole dure anche da parte del comissario di Forza Italia in Puglia, Mauro D'Attis e del vice commissario vicario, il senatore Dario Damiani: “Alla vigilia di Natale la Puglia balza agli onori delle cronache, ancora una volta, per questioni che legano il governo regionale, le sue ramificazioni e il malaffare. In alcuni casi accertato, in altri solo presunto. Da garantisti convinti non esprimeremo alcun giudizio sommario sulle vicende, nella speranza che la magistratura possa inserire il turbo e fare piena luce nel più breve tempo possibile. In gioco c’è il buon nome della nostra regione. Tuttavia, non possiamo trincerarci dietro al silenzio e per questo lanciamo un appello al presidente: fermati e spiega. Chiediamo ad Emiliano di metterci la faccia e dire ai pugliesi cosa sta accadendo, anche perché quelli contestati o accertati sono tutti reati di tipo corruttivo. Il peggio del peggio per chi rappresenta le Istituzioni”.

Su Vitangelo Dattoli, ai microfoni di FoggiaToday, il governatore della Puglia aveva glissato, preferendo non commentare alcunché rispetto alle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto il manager della sanità in Puglia, che egli stesso, non più tardi di quattro anni fa presentò ai foggiani come il migliore della regione. Su Mario Antonio Lerario, beccato dagli uomini della guardia di finanza con 10mila euro in una busta che gli sarebbero stati consegnati da un imprenditore, il presidente si era detto subito amareggiato e sconcertato, provvedendo, in concomitanza con l'arresto avvenuto in flagranza di reato, a rimuoverlo dall'incarico.

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