Manfredonia, il sindaco: “Così non va e non deve andare”
Lo sfogo di Angelo Riccardi si trasforma in un monito ai cittadini a migliorare e contribuire alla crescita e allo sviluppo della citta garganica
Attraverso un comunicato stampa il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi invita i suoi concittadini ad uno sforzo maggiore per eliminare le disfunzioni in corso. Riccardi invita gli abitanti di Manfredonia ad agire e non limitarsi soltanto a segnalare gli episodi incresciosi o che di volta in volta determinano la deturpazione dei luoghi pubblici.
“Mi piacerebbe vedere almeno alcune lamentele trasformarsi in collaborazione fattiva, in sollecitazioni e inviti rivolti direttamente a chi butta cartacce per terra; a chi porta a passeggio i cani senza la dovuta attrezzatura per eliminarne i ‘bisogni’ dal marciapiede; a chi con disinvoltura rompe tutto ciò che appartiene a tutti; a chi, puntualmente, depreda le aiuole e le aree verdi cittadine lasciandole senza fiori né piante; a chi si diverte a divellere e portar via altalene e giochi dai parchi adibiti ai bambini”.
Se è vero che è penalizzante vivere con disagio nei luoghi pubblici, il sindaco ricorda anche che riparare ha un costo (non ultimi i 2500 euro per riparare i lampioni distrutti dal tiro a bersaglio) e soprattutto che uno spettacolo indegno della città può essere penalizzante per il settore turistico.
“Questo per dirvi che non possiamo aspettarci che tutto sia risolto dalle Forze dell’Ordine: ognuno di noi è parte importante e operativa in questo processo. E mi rivolgo in modo particolare a quei giovanotti che si esercitano nel tiro a bersaglio contro i lampioni pubblici, usanza di cui è triste testimonianza lo spiazzo tra il Liceo Classico ‘Aldo Moro’ e la sede della Lega Navale: quei lampioni li avevamo fatti riparare appena l’estate scorsa, con grande soddisfazione di tutti”