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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica San Marco in Lamis

Rinviati a giudizio Angelo e Napoleone Cera, anche il dg dell'Asl Foggia Vito Piazzolla. L'ex consigliere regionale: "Vado avanti a testa alta"

Rinviati a giudizio Angelo, Napoleone Cera e Vito Piazzolla direttore della Asl di Foggia. A processo anche l'ex consigliera comunale di Manfredonia, Rosalia Bisceglia

Angelo e Napoleone Cera sono stati rinviati a giudizio. Con l'ex deputato della Repubblica e l'ex consigliere regionale di San Marco in Lamis, anche il direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla e l'ex consigliera comunale di Manfredonia, Rosalia Bisceglia.

Il commento di Angelo Cera

Il commento di Napoleone Cera

"Sono stato accusato di aver fatto una politica con una “salumeria” come segreteria politica. Ebbene non per aver preso soldi, non per aver truffato, rubato o truccato concorsi, il peccato è stato quello di avere avuto una segreteria sempre piena di gente che voleva essere solo ascoltata e qualche volta incoraggiata. Oggi subisco questo rinvio a giudizio, seppur con un quadro mutato e con meno capi d’accusa iniziali, sapendo di aver sempre agito nell’interesse del mio territorio e dei miei concittadini senza mai aver tratto vantaggio personale di nessun tipo. Vado a processo, quindi, a testa alta, perché la mia politica, che è poi anche quella della mia famiglia, è fatta di sorrisi, strette di mani e di abbracci. In questa brutta vicenda non mi avete lasciato un attimo, facendomi sentire sempre protetto dal vostro affetto. Sono convinto che continuerete a farlo non solo perché mi conoscete ma anche perché, potete starne certi, non lascerò mai nessuno per strada soprattutto quando ci si sente abbandonati dalle Istituzioni. Vado avanti, estraneo ai fatti addebitatemi e pienamente fiducioso nel lavoro della magistratura.

Angelo e Napoleone Cera

Per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 81 co. 2, 110, 56 e 319 quater c.p., in ragione di pressioni che si sarebbero tradotte in tentativi di induzione indebita a dare o a promettere utilità esercitati dai Cera nei confronti degli amministratori del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, al fine di ottenere l’assunzione, presso l’Ente, di alcune persone. Tali condotte non avrebbero sortito però l’effetto voluto dai Cera proprio in conseguenza della ferma opposizione da parte degli stessi amministratori del Consorzio.

Per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 110 e 319 quater co. 1, per un presunta induzione indebita a dare o promettere utilità, esercitata dai Cera nei confronti del direttore generale della Asl Foggia, dr. Vito Piazzolla, tesa a bloccare o comunque sospendere il processo di affidamento alla società 'Sanitàservice Asl Fg Srl' dell’attività di Centro Unico di Prenotazione. Tale condotta avrebbe provocato il mancato avvio del C.U.P. che, internalizzato nell’ambito della Asl Foggia, avrebbe prodotto un sensibile risparmio di spesa pubblica. I Cera avrebbero, nella circostanza, avvantaggiato una società di servizi sulla quale avrebbero potuto influire, soprattutto, in termini di assunzioni di personale dipendente.

Per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 110 c.p. e all’art. 86 co. 2 D.P.R. 570/1960, in ragione dell’ipotizzato ottenimento della posizione lavorativa di una persona molto vicina a Rosalia Bisceglia, consigliere comunale di Manfredonia, in cambio del voto da parte di quest’ultima a favore di un candidato sostenuto da Angelo e Napoleone Cera, in occasione dell’elezione del Consiglio provinciale di Foggia.

Nel febbraio scorso il gip del Tribunale di Foggia aveva archiviato le indagini in merito al procedimento per il quale erano stati indagati con l'accusa di corruzione in concorso il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, difeso dall'avvocato Gaetano Sassanelli, l’ex assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri, difeso dai legali Gianluca Ursitti e Salvatore Corrado, Angelo e Napoleone Cera, l'ex parlamentare ed ex consigliere regionale difesi dagli avvocati Francesco Paolo Sisto, Pasquale Spagnoli e Michele Curtotti. L’ipotesi accusatoria faceva riferimento alla nomina - che non è mai avvenuta - del commissario della Asp ‘Castriota e Corropoli’ di Chieuti. Il gip aveva riconosciuto l’insussistenza delle accuse, vale a dire che gli accordi politici nulla avevano avuto a che fare con la nomina.

Emiliano era accusato di aver acconsentito, in termini di sola promessa in quanto il decreto di nomina non fu mai firmato, “a rinunciare ad una autonoma valutazione e a una imparziale comparazione degli interessi in gioco, con particolare riferimento alla individuazione del soggetto maggiormente idoneo a svolgere le funzioni di commissario dell’Asp, per ricevere una ipotizzata utilità consistente nell’appoggio elettorale e la presentazione di liste di candidati a supporto dei Cera a vantaggio del candidato sindaco di San Severo, vicino al presidente della Regione”.

Vito Piazzolla

Vito Piazzolla (direttore generale della Asl di Foggia) per l’ipotesi di reato di cui agli artt. 81, co. 2, 319 quater co. 2, 323 c.p., in quanto il direttore generale della Asl di Foggia avrebbe assecondato alle richieste avanzate dai Cera, in violazione di obblighi di legge, e disposto il blocco o comunque la sospensione del processo di affidamento alla società 'Sanitàservice Asl Fg Srl' dell’attività di gestione del C.U.P. dell’Asl di Foggia. L’iter di internalizzazione all’Asl sarebbe stato prossimo alla definizione e avrebbe comportato per la stessa Asl di Foggia vantaggi in termini di risparmio di costi. Ma la condotta del pubblico ufficiale non avrebbe permesso ciò ed anzi avrebbe consentito un ingiusto profitto a favore della stessa società di servizi vicina ai Cera sulla quale, come detto, gli stessi avrebbero potuto influire.

Rosalia Bisceglia

Rosalia Immacolata Bisceglia (consigliere comunale di Manfredonia) per l’ipotesi di reato di cui all’art. 86 co. 2 D.P.R. 570/1960 per voto di scambio.

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