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La Commissione lo "ammonisce" ricordandogli il ruolo di garanzia, Quarato ci vede il complotto: "Mi stanno intimidendo"

Dopo la notizia di Foggiatoday sul "rimprovero" guadagnato dal presidente della Commissione Ambiente e Territorio, il portavoce cinquestelle prova ad uscirne e gioca al rialzo: "Intimidazione"

Non è andato giù al pentastellato Giovanni Quarato, consigliere comunale e presidente della Commissione Ambiente e Territorio, l’articolo di ieri di Foggiatoday in cui si svelava “l’ammonimento” ricevuto dai colleghi commissari rispetto ad azioni politiche autonome inerenti temi in corso di discussione in Commissione. “Quando se ne discute e si lavora ad azioni concrete, non è corretto fare fughe in avanti in solitaria, scalzando tutti, utilizzando informazioni emerse durante i lavori collegiali” aveva detto giustamente qualcuno. “Ci vuole rispetto. Quarato ci rappresenta e rappresenta anche la maggioranza”. Dichiarazioni intercettate da Foggiatoday e che fanno riferimento al ruolo di rappresentanza complessiva (di maggioranza ed opposizione) che ha inteso accettare l’ingegnere pentastellato, ma che secondo Quarato costituiscono addirittura una “intimidazione”. E’ il gioco delle parti, ovviamente.  

Scrive in una nota stampa:“Alcuni consiglieri hanno manifestato una certa contrarietà in relazione all'esposto presentato da me, unitamente alla Consigliera Regionale Rosa Barone e all'Europalamentare Mario Furore, per via dei fenomeni di emissioni odorigene e tossiche derivanti dall'accensione dei residui della raccolta dei pomodori. La contrarietà era connessa al presunto utilizzo di informazioni emerse durante le riunioni di commissione. Ho chiarito che le informazioni utilizzate derivavano da altre fonti e da segnalazioni ricevute autonomamente sia dal sottoscritto, sia dalla Consigliera Regionale Rosa Barone, sia dall'europarlamentare Mario Furore e che,  per tale motivo, considerando la problematica estremamente importante, abbiamo deciso di recarci presso il comando dei Carabinieri Forestali per approfondimenti, a seguito dei quali si è ritenuto opportuno depositare un esposto contro ignoti per sollecitare ulteriori azioni di controllo e soppressione del fenomeno. A seguito del chiarimento i presenti si sono dichiarati soddisfatti. La discussione è stata pacata e costruttiva e smentisco categoricamente di aver presentato le mie scuse per quello che ritengo sia un mio dovere come cittadino e come portavoce. Se qualcuno, attraverso gli organi di stampa, ha ritenuto di mandarmi un messaggio intimidatorio, senza neanche il coraggio di palesarsi, nella speranza che io possa attenuare la mia azione politica in rappresentanza dei cittadini, si è sbagliato di grosso! In me sortisce l'effetto opposto: sarò ancor più determinato e con maggior impegno lavorerò per migliorare questa martoriata città. Sapevo che sarebbe stato difficile, sapevo che avrei incontrato ostacoli di ogni tipo, ma gli attacchi che ricevo sono i sintomi che la strada intrapresa è quella giusta, non sarà di  certo un episodio del genere a fermarmi”.

Vero è che, più che di “fermarsi”, la Commissione urbanistica ha chiesto al suo presidente di rispettare i lavori collegiali dei commissari e di non far accadere simili episodi in futuro.

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