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L’ipotesi di un Mongelli bis non dispiace a Sel, che apre al confronto con i Cinquestelle

Sinistra Ecologia e Libertà, che sottolinea i punti in comune con il M5S, è alla ricerca di un confronto a tutto tondo che possa portare nuove idee, nuove proposte, nuove speranze

Sinistra Ecologia e Libertà entra nel vivo della competizione elettorale da qui alla prossima primavera interesserà la città di Foggia, che sarà chiamata a rinnovare sindaco e Consiglio comunale. Domenico Rizzi, segretario provinciale di Sel Capitanata, prova a dettare le linee guida che porteranno alla formazione di una “coalizione democratica” e alla scelta del prossimo candidato sindaco, sottolineando l’appoggio del partito all’ipotesi di un Mongelli bis, ma a condizione che il sindaco decida di ripresentarsi, che si analizzino approfonditamente cinque anni di governo e che si opti per le primarie qualora fuoriescano altri nomi dal circuito del centrosinistra.

Ma, dopo la nota a mezzo stampa di Rizzi, nel tardo pomeriggio è arrivata la replica-smentita del partito foggiano: "Spiace perché, ancora una volta, viene alla luce una visione del tutto personale e non unitaria che potrebbe portare confusione nelle/negli iscritti e simpatizzanti".

Ad un anno dalle prossime elezioni comunali, per quel che riguarda il capoluogo dauno, si assiste – con comprensibile senso di avvilimento da parte degli spettatori-cittadini - al delirio delle candidature per la carica di sindaco (o di Sindachessa) e, nel contempo, alcuni partiti politici si stanno letteralmente dannando l’anima per riorganizzarsi in vista delle prossime votazioni.

LA RICERCA DEL VOLTO NUOVO. Sembrano essere tutti alla disperata ricerca dell’”Uomo nuovo”, di quel nome capace di rappresentare una “renaissance” da tanti attesa con - forse - esasperata trepidazione. Mentre noi di SEL ci chiediamo se questa affannosa indagine non sia l’ultimo dei problemi della classe politica foggiana.

La nostra considerazione è che, invece, sia il concetto stesso di civiltà (democrazia, diritti, partecipazione) che molti foggiani devono necessariamente riuscire a condividere di nuovo (e magari in modo nuovo) sia con la politica che con la società a cui tutti apparteniamo.

IL DEGRADO CIVILE E MORALE. Poche notizie, che citiamo con particolare amarezza, rappresentano benissimo - a nostro avviso - il degrado morale e civile che interessa il capoluogo: le decine di gatti uccisi negli ultimi mesi con polpette avvelenate, la serie di incendi ai box del mercato di Viale Pinto (che hanno fatto dichiarare al sindaco “sembra di essere a Beirut") e le intimidazioni mafiose ad un rappresentante del Consiglio comunale.

GLI ERRORI. E’ come se fosse venuto a mancare il minimo di rispetto per gli altri (donne, uomini, animali), per il loro lavoro, per la loro funzione (sociale e civile), per la dignità e la libertà propria ed altrui. Ed i valori universali alla base di una società anche solo minimamente coesa, si perdono in infiniti rivoli di “sadismo” che manifestano la scarsa (se non inesistente) considerazione che i cittadini di Foggia hanno del proprio ruolo di soggetti attivi e partecipi della vita sociale e politica della città: chi non ha rispetto per gli altri non può averne nemmeno per sé stesso.

LA COALIZIONE DEMOCRATICA. Noi di SEL di Capitanata vorremmo che ognuno riuscisse a ritrovare quella fiducia e quella speranza per superare questo avvilimento che sembra prospettarci un destino di declino che la maggioranza dei foggiani non merita affatto. E siamo altrettanto consapevoli che la risposta politica da dare a questa forma di masochismo nella svalutazione del proprio ruolo attivo e partecipe da parte di molti cittadini, è che la Sinistra riesca a gettare le basi (e lo faccia al più presto) per la creazione di una nuova forza – di una coalizione democratica - che rispecchi e tuteli i valori ed i principi della nostra storia e che sostenga con determinazione e chiarezza un rappresentante forte ed autorevole alla carica di Primo Cittadino.

MONGELLI BIS. A tal proposito, SEL di Capitanata non disdegna l’ipotesi di una ricandidatura del Sindaco attualmente in carica, Gianni Mongelli: un uomo che ha dimostrato coraggio nel ripartire da una città ridotta in macerie (all’estremo limite del dissesto), impegnandosi per risalire una china che pochi altri avrebbero avuto il fegato di affrontare. Una ipotesi che riteniamo realizzabile a patto che si verifichino tre particolari condizioni:

CONDITIO SINE QUA NON. In primo luogo l’attuale sindaco dovrebbe chiarire se intende ricandidarsi o meno. Quindi la coalizione di centrosinistra dovrebbe impegnarsi in una analisi politica seria e responsabile in merito a quanto fatto dall’attuale amministrazione (evidenziandone senza riserve anche le criticità e le problematiche e prendendosi ognuno la propria parte di responsabilità).

LE PRIMARIE. Infine si dovrebbero valutare eventuali ulteriori candidature che potrebbero pervenire da parte di altri esponenti della Sinistra locale. Al riguardo riteniamo che lo strumento democratico e partecipativo delle ‘primarie’ sarebbe certamente utile ad avvicinare i cittadini foggiani alla Politica ed a scegliere una candidatura condivisa dalla base.  

IL CONFRONTO CON IL M5S. Sappiamo benissimo che una nuova classe dirigente non nasce dall’oggi al domani. Sappiamo anche che ci confronteremo con nuovi soggetti politici (M5S), con cui riteniamo possano esserci non pochi punti in comune (così come a livello nazionale molte delle mozioni di opposizione sono state condivise sia da SEL che dal M5S).

GLI OBIETTIVI. Sappiamo che riuscire a cambiare il modo in cui i cittadini intendono il proprio ruolo di soggetti attivi (nella politica e con la politica) è impresa ardua e di non facile ed immediata soluzione. Eppure è un tentativo che dobbiamo fare. Perché la verità è che siamo ad un punto di non ritorno, in cui dobbiamo prima di tutto “ripensare” noi stessi, ricostruire la nostra funzione sociale di cittadine e cittadini consapevoli, ridare dignità ai nostri diritti e doveri di uomini e donne.

Il resto non è che lo spettacolo dei soliti giochi di potere (assegnazione di poltrone, spartizione di incarichi etc.), dai quali SEL preferisce tenersi fuori. Prediligiamo provare ad innescare una discussione seria e concreta con chiunque condivida il nostro modo di vedere la realtà delle cose. Un confronto a tutto tondo che possa portare nuove idee, nuove proposte, nuove speranze.

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