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Amica, Bruno Longo: “Gravi conflitti istituzionali innescati da Mongelli”

Bruno Longo: "Si ha l'impressione che il sindaco Mongelli stia giocando una partita tutta sua che vada ben oltre gli interessi dei cittadini e la tutela dei lavoratori"

Anche il consigliere comunale de “La Destra”, Bruno Longo, interviene sulla vicenda Amica e su come Gianni Mongelli, ormai nemico politico numero uno, abbia reagito alla decisione del giudice Gentile di prorogare l’esercizio provvisorio dell’azienda di Corso del Mezzogiorno per altri 15 mesi.

BRUNO LONGO | Appaiono risibili e prive di contenuti amministrativi e pratici le affermazioni del sindaco Mongelli circa presunti complotti a seguito della ordinanza del giudice Roberto Gentile, che ha prorogato di 15 mesi l’esercizio provvisorio a carico della curatela fallimentare per la pulizia della città.

E’ evidente che il sindaco, continuando nel suo inopportuno e dannoso atteggiamento di rottura nei confronti delle altre istituzioni, come Prefettura, Magistratura, Magistratura Contabile, Forze dell’ordine, piuttosto che produrre effetti benefici di sistema sul territorio, cagiona danni, lungaggini, attriti ed inutili polemiche, in grado solo di deteriorare la realizzazione di azioni concrete ed efficaci su di un tema, l’igiene e la vivibilità della città, che più di ogni altra cosa sta a cuore ai cittadini.

Non si capisce, in verità, di quale  forte interesse sia animato il sindaco Mongelli nel contestare, con scomposta rabbia, la decisione del giudice fallimentare, che per quanto “inattesa e sorprendente”, come lui stesso ha affermato, non fa altro che togliergli le castagne dal fuoco e trasferire ad altri la grave responsabilità di un servizio che negli ultimi anni, con presidenze tutte targate PD, fra  posti di lavoro regalati ad amici e parenti ed infiltrazioni della malavita, fra vergognose promozioni e salti di livelli, fra spese incontrollate, consulenze e rendite parassitarie, non ha certo brillato per razionalità, efficacia ed efficienza, diventando anzi il “bubbone” infetto dell’amministrazione.

Se il vero motivo fosse stato quello di ridurre i costi di gestione e soprattutto i costi del personale, non si capisce davvero il motivo degli isterismi e delle urla, se gli stessi termini contenuti nella bozza di accordo tra l’AMIU ed i lavoratori siglata in Prefettura, sono stati poi interamente trasfusi, prima nell’Ordinanza Sindacale n.83 del 29 settembre 2012 e poi nell’Ordinanza Sindacale n.85 del 30 settembre 2012, dove per incanto appare, in un contesto tutto diverso, il riferimento alla gara per la esternalizzazione del servizio di pulizia.

Si ha l’impressione che il sindaco Mongelli stia giocando una partita tutta sua che vada ben oltre gli interessi dei cittadini e la tutela dei lavoratori e che sia in fondo ossessionato dalla realizzazione di una  esternalizzazione dei servizi di pulizia  che se è vero,  scaturisca  da una decisione del Consiglio Comunale, è anche vero, tuttavia, che è una decisione presa in tempi così lontani (16 mesi orsono), da non tenere  conto delle altre possibilità previste dalla nuova legislazione (Spending review su gli Enti Locali), che non prevedendo l’obbligatorietà di immettere sul mercato i “servizi essenziali”, offre la possibilità di una gestione completamente pubblica di un servizio ,che anche alla luce del fallimento Amica, si potrebbe ricostruire su basi più etiche e  più razionali.

Nelle more del prolungamento dell’esercizio provvisorio, visto che nessuno ha mai visto in sedici mesi tracce del bando di gara per la privatizzazione parziale del servizio e visto che la regione Puglia tarda ad emanare le norme attuative relative, sarebbe opportuno che il sindaco, a bocce ferme, tornasse in consiglio comunale per affrontare in un pubblico e costruttivo dibattito le varie opzioni offerte dalla legislazione in materia.

Sarebbe un gesto di buon senso, un atto trasparente ed una buona pratica amministrativa, che cancellerebbe quell’alone  di stampo affaristico ed il chiacchiericcio di “combine”, di cui si parla tanto in città e di cui sembra se ne stia occupando anche la magistratura.

 

                     

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