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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Amiu e Differenziata, opposizioni preoccupate per l’Ecotassa: “Ecco cosa non va”

Tra le altre cose Giorgio Cislaghi e i consiglieri comunali Marcello Sciagura e Vincenzo Rizzi chiedono il ‘Porta a Porta’ e l’estensione del servizio a 60mila cittadini

Sull’aliquota massima dell’Ecotassa che il comune di Foggia dovrà pagare per ogni tonnellata di rifiuti smaltita - non avendo raggiunto gli obbiettivi minimi stabiliti dalla Legge Regionale n. 38/2011 - c’è già stato un acceso botta e risposta tra Francesco Morese e il capogruppo del PD in Consiglio comunale, Alfonso De Pellegrino.

Ora però l’assessore all’Ambiente dovrà rispondere anche ai consiglieri comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura, oltre che all’esponente di ‘Alternativa Libera’, Giorgio Cislaghi. “Siamo stati tacciati di disfattismo per aver più volte criticato l’operato di AMIU, per aver criticato il modo con cui l’Amministrazione Comunale affronta la questione rifiuti ma, purtroppo, avevamo ragione. Non basta annunciare multe verso i cittadini che non rispettano gli orari di conferimento, non basta annunciare l’acquisto di nuovi cassonetti per “potenziare la raccolta differenziata”, non basta cantierizzare il capannone per il conferimento dei rifiuti ingombranti e dei RAEE per avere un piano di riduzione dei rifiuti sepolti in discarica. Non è così che si consegue l’obbiettivo minimo di legge”

Premessa per una serie di domande indirizzate all’amministrazione comunale: “Perché è stato ridotto a circa 18mila persone, invece delle oltre 60mila previste, il piano sperimentale di raccolta differenziata finanziato da Regione Puglia e UE. Perché per mesi, sino a nostre segnalazioni, hanno convissuto i tradizionali cassonetti con i bidoni della differenziata. Perché i bidoni della differenziata sono quasi tutti in mezzo alla strada. Cosa cambia rispetto alla vecchia raccolta stradale dei rifiuti? La capienza dei singoli bidoni e l’aggiunta del bidone dell’organico? L’impressione è che concettualmente non sia cambiato nulla.

Aggiungono Rizzi, Sciagura e Cislaghi: “A conferma delle poche idee rileviamo che nonostante gli impegni sottoscritti in Prefettura non c’è ancora il contratto di affidamento definitivo del servizio di raccolta dei rifiuti ad AMIU Puglia come non c’è la “carta dei servizi” che AMIU Puglia s’impegna a fornire alla città. Siamo seriamente preoccupati per il futuro perché la discarica comunale si avvia verso la saturazione visti gli scarsi risultati della RD in città. Siamo seriamente preoccupati perché il futuro disegnato dalle delibere del Consiglio comunale. La nuova discarica per rifiuti speciali, comporterà altri aumenti dei costi per lo smaltimento in questa discarica privata come altri aumenti si prospettano per il trattamento della frazione organica in un impianto da realizzare in “project financing”.

Per scongiurare gli aumenti dei costi, gli esponenti dell’opposizione al governo cittadino chiedono che l’Amministrazione Comunale e AMIU ridefiniscano il piano per la raccolta differenziata avviando il servizio “porta a porta”, famigliare o condominiale, facendo scomparire ogni tipo di bidone dalle strade. Chiedono inoltre che questo servizio sia subito esteso ai 60mila cittadini previsti dal piano originale. “Proponiamo che si avvii in tempi brevi la riconversione di parte delle celle dell’impianto comunale di biostabilizzazione in celle per il trattamento della frazione organica finalizzato alla produzione di compost organico per evitare altri aggravi di spesa (oggi trattare l’umido ci costa 100 euro a tonnellata) oltre che ritrovarci, tra pochi anni, con un impianto inutile per mancanza di rifiuti da biostabilizzare”

I consiglieri comunali e l’esponente foggiano di ‘Alternativa Libera’ concludono: “A pensar male si fa peccato ma, se grandi città come Milano, grandi comuni pugliesi come Andria e Barletta, sono riusciti a superare la quota del 40% di RD non si capisce perché Foggia non possa riuscirci a meno che non si pensi di farla fallire puntando, invece che sul recupero di materie prime sul “recupero energetico”, ossia l’incenerimento, a meno che non si pensi di usare “conto terzi” l’impianto per il trattamento della “frazione organica”.

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