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Dopo l'interdittiva antimafia, a casa i dipendenti di 'Adriatica Servizi': oggi il licenziamento delle 30 unità

E' arrivata oggi la famigerata comunicazione attesa dai lavoratori. Domani vertice Comune - Prefettura. Tensione tra i lavoratori, sindacati vogliono incontrare il Prefetto Grassi

Tutti a casa. Il licenziamento è arrivato all’Adriatica Servizi e porta la data della giornata di oggi. “Causa factum principis” è scritto nella lettera giunta ai 30 dipendenti, ossia la “risoluzione anticipata del contratto su iniziativa unilaterale del committente (Comune di Foggia)” quale effetto dell’interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Foggia per gli imprenditori Gianni Trisciuoglio e Marco Insalata. Entrambi i provvedimenti sono stati impugnati, fanno sapere i due nella lettera, che subordinano la revoca del licenziamento alla “vittoria” nelle sedi competenti con conseguente riaffidamento del servizio di riscossione tributi del Comune di Foggia, ma – si precisa – “alle stesse condizioni”.

Intanto Palazzo di Città ha internalizzato il servizio e creano tensioni le voci che vorrebbero alcuni lavoratori ormai ex Adriatica Servizi in procinto di essere “ingaggiati” dall’ente per coadiuvare l’attività di riscossione. “E’ sempre la solita storia, figli e figliastri” sbotta qualcuno. Al momento, in realtà, non vi è nulla di ufficiale. Solo voci, non si sa quanto fondate. Anche perché eventuali “ingaggi ad personam” dovrebbero essere motivati e rispondere a precisi requisiti. Non certo a quello di chi sta più simpatico al decisore di turno.

Domani sarebbe in programma un vertice tra Comune di Foggia e Prefettura. I sindacati dei lavoratori attendono di essere ascoltati anche loro e per l’eventuale nuovo bando già preannunciano battaglia sulla clausola di salvaguardia.

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