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Francesco D’Emilio: “Foggia città degli abusi”

“Mongelli esca allo scoperto e ci dica come e quando risolvere i problemi”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

d-emilio_35_2_original-2Con una nota diramata agli organi di stampa, Francesco D’Emilio, capogruppo consiliare Pdl, traccia il quadro generale della città, imputando il diffuso malcontento alle scelte operate dal primo cittadino.

“Lo stato economico, civico ed istituzionale in cui versa la nostra città ci restituisce immagini indegne per un comune di quasi centosessantamila abitanti e con un passato storico nobile come Foggia. Ormai l’unico elemento che sembra caratterizzare più di tutti in maniera trasversale le attività cittadine è l’abuso (a più livelli) ed il sindaco ne è il diretto responsabile, visti gli ultimi provvedimenti varati per rimpinguare le languide risorse economiche di Palazzo di Città, sottraendole alle tasche degli incolpevoli cittadini senza che questi ultimi avessero un ritorno in termini di efficienza nei servizi erogati e di vivibilità urbana. Anzi. Zero vantaggi, danni e disagi a volontà”

“Foggia tristemente e patologicamente dominata dalla logica dell’abuso. Il primo ad attuarla è il sindaco: Mongelli continua infatti ad abusare della pazienza dei foggiani ed i primi effetti del nuovo piano di sosta tariffata sono lì, evidenti, a testimoniarlo. Il centro cittadino, invaso scriteriatamente dalle strisce blu, si è di riflesso svuotato di auto e pedoni: se ciò, da una parte, comporta un effetto benefico per quel che concerne il traffico e l’inquinamento, dall’altra mette in ginocchio il commercio dei negozi malcapitati nelle zone a sosta tariffata: il flusso dei clienti è già bruscamente diminuito e se alcuni (pochissimi, in realtà) hanno rispolverato la vecchia bicicletta per raggiungere il centro e risparmiare i 3-4 euro del parcheggio, molti altri (la maggior parte) preferiscono indirizzare lo shopping verso i centri commerciali delle periferie: una manovra, quella del nuovo piano sosta, che quindi abusa della pazienza dei commercianti già vessati dalla crisi.

Ad aggravare la situazione, poi, contribuisce la mancanza di buon senso degli ausiliari del traffico che, spesso, sollecitati da una sorta di strano istinto sanzionatorio, non lasciano agli automobilisti neanche il tempo di procurarsi il ticket, procedendo subito con la multa. Ma se il centro si svuota, le aree subito adiacenti a quelle colorate di blu si riempiono di automobili parcheggiate barbaramente sui marciapiedi e nelle immediate vicinanze di portoni e garage, rendendo disagevole e in alcuni casi addirittura impossibile il flusso delle autovetture dei residenti che, quindi, lamentano di aver ormai perduto la pace e la pazienza. Inoltre le aree a sosta libera sono state subito colonizzate dai parcheggiatori abusivi seguendo un deprecabile fil rouge che si ricollega all’abuso dei parcometri e degli ausiliari del traffico.

Abusi su abusi. Il sindaco Mongelli, oltre a dimostrarsi incurante della diffusa contrarietà al nuovo piano di sosta tariffata (contrarietà sancita dalle oltre cinquemila firme raccolte con la nostra petizione popolare) si manifesta anche incapace di gestire al meglio gli effetti del suddetto provvedimento, abusando delle tasche e della pazienza dei foggiani. Idem per quanto concerne la (non) raccolta dei rifiuti. La Tarsu è stata aumentata e con essa aumenta anche la spazzatura in giro per la città: l’area tra Via Lussemburgo e via D’Addedda, così come molte strade periferiche (compresa Via Napoli e via Bari) è ormai ridotta a discarica a cielo aperto con rifiuti organici ammassati ed elettrodomestici abbandonati fuori dai cassonetti che favoriscono la proliferazione di ratti e l’abusivismo di coloro che scelgono di agire in maniera direttamente proporzionale a chi li governa, cioè infischiandosene del decoro e delle regole civiche.

Regole puntualmente infrante, come se il quadro generale non fosse già abbastanza drammatico, dai venditori abusivi di abbigliamento e alimenti vari, sempre più numerosi sia nelle vie del centro che nelle zone più decentrate. E il governo cittadino sta a guardare, come se quest’abusivismo dilagante e i disagi della cittadinanza e delle categorie di lavoratori più colpite dai provvedimenti recenti non fossero problemi meritevoli di essere affrontati seriamente.
Date queste premesse, ci sembra quindi doveroso” conclude D’Emilio “chiedere al sindaco Mongelli di svestirsi della maschera pilatesca indossata finora e smetterla di lavarsi le mani.

Le mani è opportuno sporcarsele, affrontando queste scottanti questioni in assise comunale e prospettando soluzioni concrete: ci aspettiamo, quindi, che il primo cittadino parli apertamente in consiglio di come intende risolvere i problemi che attanagliano Foggia, coinvolgendo la minoranza che si è sempre dimostrata propensa al dialogo e alla sinergia finalizzata al bene della comunità, a dispetto del costante muro di gomma opposto dalla giunta”.

 

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