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54 infermieri foggiani beffati e non stabilizzati. Cera: "Incomprensibile". Dell'Erba: "Scelta insensata"

Napoleone Cera contesta la delibera dell'Asl di Foggia a firma del commissario Antonio Nigri: "non ammessi" alla stabilizzazione 54 infermieri, che sostengono di essere vittima di una ingiustizia. Sul caso si è espresso anche il consigliere regionale Paolo Dell'Erba

Dopo l'esclusiva di FoggiaToday, sulla mancata stabilizzazione di 54 infermieri della Asl di Foggia, il consigliere regionale Napoleone Cera ha già chiesto un incontro all'assessore alla Sanità, Rocco Palese. “Hanno prestato servizio in piena pandemia ed oggi sono stati tagliati fuori dalle procedure di stabilizzazione, con un contratto che scade a fine mese. Affronteremo il tema nei primi giorni della prossima settimana e chiederò conto di una vicenda che ha davvero il sapore (amaro, amarissimo) della beffa per decine di persone e per le loro famiglie, mentre 64 loro colleghi sono stati ammessi al traguardo del contratto a tempo indeterminato".

Cera ripercorre i contenuti della vicenda riportati nell'articolo a firma del direttore responsabile: "Sono stati reclutati nell’acme della pandemia con l’istituto contrattuale di ‘pronta disponibilità’, ma i mesi di lavoro già prestato non sono stati considerati ai fini dei 18 mesi da maturare per la stabilizzazione (necessari per soddisfare i criteri della legge Madia)".

E contesta la delibera della Asl di Foggia: "Assume esattamente questa posizione, illogica ed incomprensibile dal momento che gli infermieri esclusi hanno regolarmente lavorato a tempo pieno. Perciò, se non ci sarà almeno una proroga contrattuale di un anno, saranno tagliati fuori".

Per Napoleone Cera si tratta di "un’ingiustizia, il solito cavillo burocratico che sovrasta anche la ragionevolezza e non tutela le aspettative e la dignità delle persone. Il tutto, ovviamente, a pochi giorni dalla scadenza del contratto ed in prossimità del Natale. Sottoporrò la questione all’assessore, confidando nella sua sensibilità e nella gratitudine che ognuno deve nei confronti di coloro che hanno concorso a garantire l’assistenza sanitaria in uno dei periodi più difficili degli ultimi anni, quando stare in corsia ha significato letteralmente mettere a rischio la propria vita”.

Sul caso si è espresso anche il consigliere regionale Paolo Dell'Erba: “Mi sorprende che non sia stata data loro una possibilità per continuare il percorso lavorativo considerando che quando il sistema sanitario ha avuto urgenza del personale infermieristico, durante la fase centrale della pandemia, queste persone hanno risposto alla pronta disponibilità".

Il consigliere regionale Paolo Dell’Erba è perplesso sull’accaduto ed evidenzia come sia stata rimarcata più volte la carenza di personale sanitario per il foggiano. “Mi auguro che la Asl possa intervenire, intanto per chiarire bene l’esclusione di questi infermieri ma, soprattutto, prevedendo delle soluzioni alternative anche in considerazione del fatto che le strutture sanitarie foggiane sono carenti di personale e che il Covid è ancora molto presente. Mettere alla porta 54 infermieri già inseriti nel sistema lavorativo non è una scelta sensata”.

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