Tentato omicidio al boss Raduano: i cugini Iannoli condannati a 14 anni e 6 mesi di reclusione
Giovanni e Claudio Iannoli sono stati condannati per il tentato omicidio di Marco Raduano a Vieste
Giovanni e Claudio Iannoli sono stati condannati per il tentato omicidio di Marco Raduano a Vieste
Tra i condannati figura Marco Raduano, con una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione, Liberantonio Azzarone, con una pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione, Marco Langi con una pena di anni 10 e mesi 4 di reclusione, Orazio Lucio Coda con una pena di 18 anni di reclusione, Davide Carpano con una pena di 12 anni di reclusione. Condannati anche, ma con un importante sconto di pena, i due collaboratori di giustizia Danilo Pietro Della Malva, con una pena di 8 anni di reclusione, Giovanni Surano con una pena, invece, di anni 5 e mesi 4 di reclusione, il cui prezioso apporto probatorio ha ulteriormente sostenuto le accuse dell’A.G. barese.
Un importante spunto investigativo emerso dalle carte dell’ordinanza firmata dal giudice Giovanni Englana, relativa alla richiesta di misura cautelare per i cugini Giovanni e Claudio Iannoli, accusati del tentato omicidio a Raduano
Attività di polizia e carabinieri, su richiesta della DDA di Bari. L'agguato avvenne a Vieste, il 21 marzo dello scorso anno
I giudici della seconda sezione penale della Corte di Cassazione si sono espressi alcuni giorni fa, rigettando il ricorso della Procura generale che chiedeva il riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro anticipato dei beni, emesso ai sensi del Codice antimafia, nei confronti di Marco Raduano, attualmente detenuto e considerato al vertice dell’omonimo clan, nonché soggetto di spicco della criminalità organizzata del Gargano
Attualmente detenuto, è considerato al vertice dell’omonimo clan, nonché soggetto di spicco della criminalità organizzata del Gargano
Provvedimento emesso ai sensi del codice antimafia ai danni di Marco Raduano
Sono tutti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di ingenti quantità di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, alla detenzione di armi, anche da guerra, e altro.
E' quanto scoperto dai carabinieri a carico del pluripregiudicato Marco Raduano. La violazione risale allo scorso 21 marzo, proprio quando era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco esplosi contro con l'intenzione di ucciderlo
Nella serata di ieri, a Vieste, i carabinieri hanno arrestato il 34enne per violazione degli obblighi e dei divieti derivanti dalla sorveglianza speciale, alla quale il noto pluripregiudicato è sottoposto dal luglio dello scorso anno
Nessuna indicazione utile sarebbe arrivata dal 33enne, ascoltato dagli inquirenti nelle ore successive al fatto. Le indagini proseguono serrate, mentre si rileva una inquietante coincidenza di date
Cinque omicidi in tre anni dall'uccisione dell'ex boss di Vieste Angelo Notarangelo. Ieri l'agguato al suo luogotenente Marco Raduano, rimasto ferito. E' in gioco la supremazia del territorio
L'agguato si inserisce nella guerra di mala scoppiata dopo la morte del boss Angelo Notarangelo, che in due anni ha portato a numerosi omicidi, anche eccellenti, e avvertimenti nella cittadina garganica
L'uomo è rimasto ferito da due colpi di arma da fuoco, ad un mano e ad una gamba; soccorso dai sanitari, è stato trasportato all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza. Le sue condizioni non dovrebbero essere gravi