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Come aprire la Partita Iva

I passaggi e le informazioni più utili per aprire una Partita Iva e lavorare autonomamente

Sei un libero professionista e vorresti aprire la Partita Iva? In Italia i lavoratori freelance, tra i 15 e i 74 anni, sono circa 3,7 milioni (dati Eurostat) e molti lavorano con la P.Iva.

In questa guida capiremo quali sono tutti gli step da seguire per aprire la Partita Iva, i costi e la scelta più conveniente sulla base della propria attività e del proprio reddito.

Cos'è la partita Iva

Innanzitutto capiamo cos'è la Partita Iva.

Un professionista che decide di lavorare in proprio dovrà registrare regolare fattura, così come chiunque voglia avviare un’attività commerciale e, per tale ragione, si avrà la necessità di aprire una partita Iva, sia per motivi fiscali sia contabili.

Quest'ultima è un insieme di numeri atti a identificare una società o una persona fisica. I primi sette numeri sono designati per collegare la partita Iva al contribuente titolare, i tre seguenti, invece, sono il codice identificativo dell’Ufficio delle Entrate, e l’ultimo, infine, ha una funzione di controllo. 

Come richiederla

Per poter aprire una partita Iva è necessario presentare una richiesta presso l’Agenzia delle Entrate, che provvederà al rilascio del codice. Questi modelli rappresentano una dichiarazione di inizio attività. Per aprirla è necessario compilare il modello di inizio attività.

Le imprese individuali e i lavoratori autonomi devono utilizzare il modello AA9/12. Invece, qualora l’intestatario sia una società il modello di riferimento è l'AA7/10. Il modello AA9/12 deve essere presentato entro 30 giorni dalla data di inizio attività:

  • in duplicato a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate;

  • a mezzo servizio postale, mediante raccomandata, allegando copia del documento di identità del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Foggia

  • in via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. 

Inoltre, il governo richiede la registrazione della propria posizione presso l’Inps, per il pagamento dei contributi, così come presso l’Inail, per l’assicurazione obbligatoria. Questi documenti sono facilmente scaricabili attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate. 

Costi

Aprire una partita Iva è gratuito ma sarà necessario scegliere il regime fiscale ritenuto più adatto.

Attualmente sono previsti due regimi, quello forfettario e quello a contabilità ordinaria. Se si dovesse rientrare nei giusti parametri per il regime forfettario, l’aliquota sostitutiva Irpef e Iva sarà al 5% per i primi 5 anni, al 15% a partire dal sesto. Per quanto riguarda i professionisti senza cassa, dunque iscritti alla gestione separata Inps, l’aliquota è del 27.72%. In definitiva, i costi previsti per una partita Iva a regime ordinario sono:

  • costi Irpef;
  • costi Irap;
  • costi per la Camera di Commercio - Diritto camerale;
  • costi Iva.
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