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Lesina e la sua Marina si riconciliano in nome della valorizzazione del territorio: "Non è più tempo di separazioni"

L'evento TerraAmare prova a instaurare un nuovo rapporto tra il comune lagunare e la frazione balneare. Si punta sull'enogastronomia per trainare il turismo

'Separate in casa' da anni, Lesina e la sua Marina, che talvolta l'ha considerata una 'matrigna', provano a riconciliarsi in nome della valorizzazione del territorio.

La Pro Loco Lesina Marina, che peraltro dialoga da tre anni con le 'vicine' per la nascita di una federazione delle Pro Loco del mare, ha organizzato per la prima volta a Lesina, e non nella frazione balneare dove opera, un evento, TerraAmare. Prova a mettere a sistema la passione, minimo comune denominatore dell'incontro e vero motore del core business territoriale costituito dall'enogastronomia e dall'agricoltura, oltre che dalla vocazione turistica. La sala del centro polifunzionale che ha ospitato il convegno è stata allestita con le foto di Rocco Manduzio.

La costruzione di una rete territoriale, secondo il sindaco Primiano Di Mauro, "ha bisogno, in questa fase, di smorzare quelle che sono le diatribe storiche tra Lesina e Marina di Lesina. Non ci sono amministrazioni che odiano alcun territorio, ma amministrazioni propositive".

Granchio blu - meglio, moleche -, salicornia, datterino innaffiato dall'acqua salmastra e l'immancabile anguilla sono i principali ingredienti di una ricetta trainante per la laguna e la sua Marina.

"Nelle vostre scelte di acquisto cercate di premiare il territorio", è stato l'appello ai consumatori del mastro birraio Michele Solimando, anche perché c'è ancora troppo Salento e poco Gargano, proprio come negli stand pugliesi delle grandi fiere.

La Pro Loco di Lesina Marina ha scelto gli ambasciatori del territorio come lui, Vincenzo D'Apote, presidente dell'Associazione Pizzaioli Garganici, Mario Falco, presidente dell'Associazione Cuochi Gargano e Capitanata, l'imprenditore Gianluca Turco e la direttrice del Cnr di Lesina, Lucrezia Cilenti, per ripartire dalla valorizzazione dell'enogastronomia come attrattore turistico.

Un'idea che Antonio Trombetta, segretario provinciale della Cna, coltiva dal lontano 1996, quando Lesina, che all'epoca amministrava, ospitò la prima sagra della salicornia. "Producemmo una ventina di chili di salicornia sottolio e ci mettemmo in piazza - ha raccontato - Ne venne consumato non più di un chilo, credo, e la gente continuava a passeggiare con il sorriso sarcastico, ma non perdemmo la speranza". Tra gli antesignani della promozione del territorio attraverso la cultura culinaria delle origini, oggi spinge la De.Co. denominazione sovracomunale dei laghi del Gargano.

Scettico sui marchi locali ("Da sperimentare una De.Co. di distretto, il risultato è da verificare"), proprio come in passato, Pasquale Pazienza, il presidente del Parco Nazionale che ha chiuso i lavori e ha tirato le somme, focalizzando le parole chiave.

Pur avendo rimandato a data da destinarsi, causa maltempo, le degustazioni in piazza ma non le carrozze in laguna e il volo dei falchi organizzati domenica in collaborazione con la Asl, il presidente della Pro Loco Lesina Marina, Gerardo Leo, può dirsi soddisfatto della riuscita del primo evento a Lesina: "Non è più tempo di separazioni".

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