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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Da Foggia via alla costruzione di una nuova cultura dell'antimafia”

L'encomio di Teresa Principato, procuratore aggiunto della Procura di Palermo (da anni impegnata nella cattura del super latitante boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro

La provocazione lanciata dal Rettore prof. Maurizio Ricci e dal coordinatore del Festival della Ricerca e dell'Innovazione dell'Università di Foggia, il prof. Cristoforo Pomara, subito condivisa e adottata dagli studenti dell'ateneo e segnatamente da quelli che fanno parte del comitato organizzatore della rassegna, ha immediatamente raccolto la prima e più illustre delle adesioni. Quella del Procuratore aggiunto della Procura di Palermo dott.ssa Teresa Principato, da anni impegnata nella cattura del super latitante e boss Matteo Messina Denaro (primo ricercato del Paese, segnatamente per crimini afferenti alla organizzazione mafiosa cd. Cosa Nostra).

Queste le parole di Teresa Principato: “Iniziativa encomiabile quella dell'Università di Foggia, attribuire dei crediti formativi antimafia oltre che provocatoria è una idea realmente innovativa e pedagogica. Di convegni contro la mafia se ne fanno moltissimi, ma quando si indica ai ragazzi che vi prendono parte anche la strada da osservare allora si fa qualcosa in più degli altri. E Foggia l'ha fatto. Sta indicando agli studenti che non devono sottostare alla deviazione delle regole di sistema. A queste cose si risponde sì a prescindere, per coscienza umana e civile prima ancora che per spirito di collaborazione. Quella di Foggia sarà una bella giornata in cui si potrebbe dare il via alla costruzione di una nuova cultura dell'antimafia». Il commento si riferisce alla possibilità – che durante la giornata inaugurale del Festival sarà ufficialmente presentata ai presidenti della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini e del Senato della Repubblica Italiana, l’on. Pietro Grasso – di istituzionalizzare i CFA (Crediti Formativi Antimafia): farli cioè diventare strumenti didattici per educare gli Studenti a una vera e propria cultura pedagogica del dissenso, in modo da incentivare la coltivazione di una formazione sociale consapevole e protagonista del proprio destino, non solo dedita – come invece succede nella maggior parte dei dibattiti dedicati alla lotta alla mafia – all'ascolto. Gli Studenti che diventano protagonisti della lotta alla illegalità, articolando il proprio percorso di crescita civile attraverso la introduzione e l'adozione di uno strumento didattico importante. Appunto il CFA, quasi una medaglia al valor civile e intellettuale”.

Se ne parlerà durante la giornata inaugurale del Festival della Ricerca e dell'Innovazione dell'Università di Foggia, in programma giovedì 19 maggio alle ore 10,00 presso l'aula magna Valeria Spada all'interno del Dipartimento di Economia (in via Romolo Caggese 1 a Foggia). Al dibattito "Cinque mafie ed una Nazione: le loro idee camminano sulle nostre gambe. Parlarne per conoscere, conoscere per eradicarle", che sarà introdotto dal Rettore dell'Università di Foggia prof. Maurizio Ricci a cui seguirà la presentazione del Festival da parte del Delegato alla Ricerca scientifica e Coordinatore FRI prof. Cristoforo Pomara, offriranno un contributo decisivo e straordinario la dott.ssa Teresa Principato, procuratore aggiunto della Procura di Palermo; il dott. Francesco De Falco della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli; il dott. Vito Di Giorgio della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina; il dott. Giuseppe Gatti della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e come testimonianza delle dinamiche della criminalità locale il dott. Leonardo Leone De Castris, procuratore della Procura di Foggia e l'avv. Gianluca Ursitti in qualità di presidente della Camera Penale di Foggia.

A tutti gli Studenti l'Università di Foggia rivolge quindi l'appello “a partecipare animati dal desiderio di apprendere dalla spinta emotiva che un ragazzo di venti anni deve provare di fronte a un Paese che ha fatto molto ma che ancora tanto deve fare per sconfiggere la mafia e l'illegalità in genere. Partecipando alla giornata inaugurale del Festival attribuiremo agli Studenti, non solo a quelli della Università di Foggia ma a quelli di tutte le Università italiane e degli Istituti scolastici in genere, ben 10 Crediti Formativi Antimafia: un grande riconoscimento, per adesso solo simbolico ma che contiamo di portare in Camera e Senato per imporre al Governo, e quindi al MIUR, un'approvazione formale e sostanziale. Per farlo diventare uno strumento didattico a tutti gli effetti, un momento di crescita attraverso cui cambiare l'approccio a questi tempi. E' dalle coscienze che si deve ripartire, non solo dalle riforme” sostiene il prof. Cristoforo Pomara.

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