La sagra dell’olio e delle fave: nel centro storico Carpino celebra le sue tipicità
Nella variegata offerta delle manifestazioni estive che interessa il Comune di Carpino, è particolarmente significativa ed assume carattere altamente culturale la “SAGRA DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E DELLE FAVE” promossa il 12 agosto di ogni anno.
Anche quest’anno l’evento si riconferma una delle più originali e suggestive sagre dell’intera Regione Puglia, nell’intento di promuovere e valorizzare i prodotti tipici della terra carpinese, primo fra tutti l’olio extravergine di oliva, unica ed indubbia fonte di economia locale, caratterizzato per qualità e garanzia in termini di produzione, e di attirare il turista estivo verso l’interno del Gargano e di coinvolgerlo in un momento musicale indimenticabile, esaltando una micro economia fondata su un artigianato locale.
Le fave di Carpino, fiore all’occhiello della tradizione contadina carpinese: un legume che, passato da “carne dei poveri” ed un tempo destinate all’alimentazione animale, oggi è salito agli onori della buona cucina ed elevate agli allori delle mense più ricche proprio per la sua particolare importanza tanto da essere ritenute tra i piatti più emblematici della dieta mediterranea, rispettando vecchi metodi di produzione: dalla preparazione del terreno, alla semina ed alla raccolta, e da ultimo inserite tra i Prodotti SLOW FOOD con una nicchia di mercato di notevole rilevanza su tutto il territorio nazionale.
Un prodotto tipico, locale e tradizionale, il biglietto da visita dell’agricoltura garganica di qualità: le fave di Carpino sono da tempo sbarcate in America, alla corte di una importante industria farmaceutica secondo la quale il prodotto è, per le sue peculiarità tra le migliori esistenti sul mercato e, quindi, il piu’ indicato per la produzione di alcuni farmaci:si differenziano, infatti, da tutte le altre soprattutto per tre aspetti fondamentali: biologico, pedologico e climatico, non trascurando la sua particolare cucinabilità, per questo è stato inserito fra i 91 Presidi da salvaguardare.
Alla Sagra del 12 agosto le fave di Carpino saranno riproposte secondo la ricetta casalinga della “lenta cottura” nella pignata di coccio che ne esalta il sapore, ne cambia il colore, permette di accompagnarsi all’aspra cipolla cruda, al capriccioso gusto del peperoncino, al morbido sapore dell’olio extravergine di oliva di Carpino che irrorandole, dona fragranza”.
Anche quest’anno, infatti, le vie del centro storico di Carpino saranno popolate di numerosi turisti presenti sulla vicina costa garganica: i visitatori potranno scoprire quanta sapienza contadina c’è nei gustosi piatti a base di fave e olio extravergine di oliva di Carpino. Un laboratorio culturale ed artigianale a cielo aperto dove la fragranza dell’olio e del pane mischiato alla sapidità delle fave, alla tarantella di Carpino ed alla umile e sapiente gente hanno sapranno trascinare, ancora una volta, il turista in una terra che, negli anni, ha conservato gli odori, i colori e i sapori di una volta.
La parte musicale sarà curata con la presenza di gruppi folcloristici professionisti della zona, oltre che con l’aiuto di gruppi spontanei con musiche tradizionali contaminate. “Gli antichi ritmi del paese” la Tarantella di Carpino vanta insigni e carismatici interpreti della tradizione musicale mediterranea, quali “I CANTORI DI CARPINO”, il cui stile è stato oggetto di studio da parte di famosi etnomusicologi ed ispirato famosi interpreti della musica popolare primo fra tutti Eugenio Bennato.
Nella seicentesca e leggendaria Piazza del Popolo si esibiranno “I TERRANIMA, una formazione di musicisti della terra garganica, la cui ricerca musicale ha determinato una passione per la propria terra e per la musica garganica come espressione della tradizione cui il territorio vive ed ha vissuto: e questo è il messaggio culturale forte che trasmetteranno con la presentazione del loro nuovo lavoro musicale “Ci non capisce l’amore abbastanza”.
Nel centro storico, invece, si esibiranno “I TARANT FOLK”, un gruppo musicale giovanile della terra garganica, definiti i nuovi interpreti della tradizione musicale di Carpino ed eredi legittimi dei cantori di Carpino: la loro giovane età, nessuno componente del gruppo, infatti, supera i 17 anni, li spinge verso una ricerca spasmodica di suoni e melodie fino a elaborare un originalissimo repertorio legato agli strumenti tipici della tradizione popolare del territorio come chitarra battente e tammorra, con l’aggiunta di strumenti a fiato e violino.
L’affascinante concetto tra tradizione e modernità caratterizza la performance musicale dei TARANT FOLK che, molto spesso, reinterpretano in chiave moderna le tradizioni che ruotano attorno alla celebre Tarantella rituale, che ha il potere di ipnotizzare e trascinare scoltatori e danzatori in un circuito magico, primordiale e proiettato in un mondo scomparso ma che si rivive in una sorta di metempsicosi per far ritornare quello che forse un tempo, in un’altra vita si è stati. Presso il Palazzo Barone “Centro culturale Andrea Sacco” sarà attivata una vendita di piccolo artigianato musicale: tammorre, castagnole, chitarre battenti con annesso servizio di “Turist information” realizzato dal Gal Gargano.