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San Paolo di Civitate 17 anni dopo: la chiesa di San Nicola rivede la luce

53.394 sono state le segnalazioni raccolte durante la sesta edizione del censimento ‘I Luoghi del Cuore’ del 2012 della FAI, che hanno permesso di accendere i riflettori sulla vicenda

Dopo 17 anni la chiesa San Nicola di San Paolo di Civitate torna a splendere grazie ai restauri finanziati e realizzati a seguito a seguito dei risultati della sesta edizione del censimento ‘I Luoghi del Cuore’ del 2012,

promosso dalla FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo

L’importante risultato - raggiunto grazie alle 53.394 segnalazioni, raccolte con il prezioso supporto del comitato Pro Chiesa di San Nicola e della delegazione FAI di Foggia - ha spinto la Fondazione a sollecitare le istituzioni competenti affinché intervenissero per il recupero, la riqualificazione e la fruizione pubblica di un sito che in tanti hanno segnalato con preoccupazione per l’avanzato stato di degrado e per la situazione di emergenza in cui versava. A seguito di questo risultato, il FAI, insieme a Intesa Sanpaolo, ha stanziato un contributo di 50mila euro per il restauro dalla facciata. Subito dopo, a luglio 2014, la Regione Puglia ha destinato 600mila euro sui fondi PO FESR 2007/2013 per il consolidamento delle strutture dissestate dell’edificio, la sostituzione delle coperture fatiscenti e il recupero dei paramenti esterni.

Al termine della presentazione che avverrà venerdì 11 dicembre, sarà possibile accedere alla chiesa, dopo diciassette anni di chiusura, per vedere dall’ingresso, in sicurezza, l’interno dell’edificio ed un’esposizione multimediale relativa ai restauri curata dagli architetti Noemi De Mattia e Giuseppe Candela, allestito dall’impresa COBAR S.p.A.

L’intenzione dei promotori del restauro, in attesa del reperimento dei fondi per il ripristino degli interni, è quella di approntare nella chiesa un percorso di visita guidato sul modello di un “cantiere scuola”. Si vorrebbe creare un vero e proprio laboratorio, rivolto in particolar modo alle scuole, nel quale mostrare come si realizza un restauro, così da promuovere la valorizzazione del bene anche attraverso la divulgazione delle nuove informazioni emerse in fase di intervento. Il percorso dovrebbe essere aperto alle scolaresche, agli enti di formazione professionale e alle imprese presenti sul territorio provinciale e dare conto delle sinergie tra pubblico e privato nate  a favore del recupero e della valorizzazione della Chiesa di San Nicola.

La conclusione di questa prima parte dell’intervento di recupero della chiesa di San Nicola si configura, quindi, non solo come una fondamentale azione di conservazione e tutela, tesa a garantire la valorizzazione e il godimento, almeno parziale, del bene da parte del pubblico, ma anche come un importante esempio di collaborazione tra pubblico e privato, risposta concreta a quanti hanno segnalato con passione e impegno questo “luogo del cuore”.

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