Il Santuario di Crispignano, Maulucci presenta il suo libro a Monteleone di Puglia
Sabato prossimo, nel chiostro della casa comunale il noto archeologo, Francesco Paolo Maulucci illustrerà i tratti più salienti del suo libro dal titolo “Il Santuario di Crispignano”. Il Direttore del settore post-classico della Sovrintendenza Archeologica della Puglia con la passione per la scrittura, autore di diversi libri di successo sugli scavi di Pompei e della scoperta del Quadrato Magico di Ascoli Satriano, nell’opera parla del ritrovamento della cassa contenente i documenti dell’archivio storico del santuario carmelitano di Crispignano custoditi gelosamente da suo nonno nonché degli atti della ricostruzione della cappella nel 1700 con il contributo dei fedeli, fra le macerie delle abitazioni di Accadia distrutta dal violento sisma del 23 luglio 1930.
Il Santuario di Maria Santissima del Carmine fu edificato a 1105 metri di altitudine, sulla sommità del Monte Crispignano tra il Duecento e il Trecento, alle spalle della grotta dove, secondo la leggenda, la Vergine sarebbe apparsa a un pastorello. Il terremoto della notte del 23 luglio 1930 di magnitudo 6,7 (X° della scala mercalli) colpì una vasta area dell’Italia meridionale compresa tra l’Alta Irpinia e la zona del Vulture, coinvolgendo le province di Napoli, Avellino, Benevento, Foggia, Potenza e Salerno. Il sisma nel subappennino dauno devastò pesantemente l’abitato dei comuni di Accadia, Candela, Anzano di Puglia, Monteleone di Puglia e Panni.