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Premio 'I fiori blu': proclamati i dieci finalisti

Nella decina selezionata spicca la Bompiani, al suo primo ingresso in questo Premio con due titoli arrivati in finale, grazie ai volumi di Mario Fortunato e Loredana Lipperini, così come la doppia presenza dell’Einaudi per i romanzi di Nicola Lagioia e Serena Dandini, e quella Mondadori per i due saggi con autore Paolo Di Paolo e autrice Daniela Lucangeli

Si è tenuta venerdì 18 giugno a Foggia, nel Cortile di Palazzo Dogana, la proclamazione della decina dei finalisti, alla presenza di Massimo Bray assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia e di Ritanna Armeni, componente di Giuria Tecnica che ha dichiarato: “Ho visto nascere questo Premio che - già al secondo anno - è cresciuto molto nella considerazione delle case editrici e degli autori e delle autrici e sono convinta che farà molta strada”. Bray, già ministro dei Beni e delle Attività Culturali, ricordando il romanzo “I fiori blu” a cui il Premio è intitolato, ha sottolineato, dal canto suo, quale fosse il proposito dell’autore Raymond Queneau che valorizzava fantasia, creatività e l’amore per la lettura “immaginando un mondo differente passando dalle storie particolari alle storie generali. È una unione, quella fra creatività innovativa e abitudine alla lettura, di cui c’è un estremo bisogno anche in questo momento. E i premi letterari sono uno strumento prezioso per raggiungere questo obiettivo”.

“Un premio come questo – ha dichiarato Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, sostenitrice del progetto - è un ingrediente per far lievitare atmosfere positive nel nostro territorio. Siamo convinti che un concorso letterario, nato pensato e vissuto in questa città, che offre la possibilità di interazione con l’Italia intera sia occasione di crescita e confronto preziosissimi”. Ha espresso vivo compiacimento anche la commissaria prefettizia Marilisa Magno per un progetto che costituisce “occasione di risveglio delle coscienze, con cui si rafforza il rilievo della cultura quale preminente strumento di sviluppo soprattutto per le giovani generazioni”. Non v’è dubbio, ha aggiunto Giuseppe D’Urso, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, che “replicheremo i risultati lusinghieri dello scorso anno, con uno sguardo ancora più esteso sul mondo dei libri, dell’editoria e della lettura”.

“Il viaggio attraverso la presentazione dei venti volumi in concorso - ha dichiarato Isabella Trulli, vice presidente dell’associazione promotrice del Premio - ha suscitato dubbi ed emozioni in tutti noi, abbiamo ascoltato storie di famiglie, donne, madri, ricatti, sentimenti, storie sul male ma anche riflessioni sull’educazione, su Beethoven e la sua musica, sul fascismo, sulle rivolte, cercando di toccare l’infinito, girando per le case, camminando per ritrovare una guida personale e collettiva”.

“Una scelta per nulla semplice quella di questa seconda edizione per la Giuria tecnica - ha detto la direttrice artistica Alessandra Benvenuto – per la partecipazione di titoli di grande valore stilistico e tematico”.

La rosa è infatti il risultato della espressione delle preferenze per il quale si è pronunciata la prestigiosa Giuria Tecnica de “I fiori blu”, presieduta da Paolo Mieli, e composta oltre che da Ritanna Armeni, anche da Lidia Ravera, Massimo Recalcati, Silvia Truzzi, Marco Ferrante e Sandra Petrignani. Sui dieci volumi finalisti si dovrà pronunciare ora la Giuria Popolare che indicherà fino al 18 luglio – sul sito ufficiale del Premio - la propria doppia preferenza (un saggio e un romanzo).

Nella decina selezionata spicca la Bompiani, al suo primo ingresso in questo Premio con due titoli arrivati in finale, grazie ai volumi di Mario Fortunato e Loredana Lipperini, cosi come la doppia presenza dell’Einaudi per i romanzi di Nicola Lagioia e Serena Dandini, e quella Mondadori per i due saggi con autore Paolo Di Paolo e autrice Daniela Lucangeli. La Rizzoli e la Feltrinelli, vincitrici lo scorso anno (accanto alla Sellerio) rispettivamente con Nicolò Govoni e Massimo Recalcati, arrivano invece in finale con Cristina De Stefano e Marco D’Eramo. Marsilio (presente in prima edizione con il romanzo di Veltroni) arriva nella cinquina dei saggi con Antonio Polito, mentre Ponte alle Grazie fa il suo primo ingresso con il romanzo di Mariagrazia Calandrone.

Gran finale previsto per il secondo giovedì di settembre, che vedrà l’assegnazione del Premio della Giuria Tecnica e dei Premi speciali definiti sulla base dei voti espressi dalla Giuria Popolare.

Ecco i cinque titoli finalisti per la saggistica:

“Dominio” di Marco D’Eramo – Feltrinelli,

“Il bambino é il maestro di Cristina de Stefano ”- Rizzoli, “Svegliarsi negli anni Venti” di Paolo Di Paolo – Mondadori, “A mente accesa” di Daniela Lucangeli – Mondadori,

“Le regole del cammino” di Antonio Polito - Marsilio.

E i cinque volumi giunti in finale per la narrativa:

“Splendi come vita” di Maria Grazia Calandrone - Ponte alle Grazie, “La vasca del Fuhrer” di Serena Dandini - Einaudi,

“Sud” di Mario Fortunato - Bompiani,

“La città dei vivi” di Nicola Lagioia - Einaudi,

“La notte si avvicina” di Loredana Lipperini - Bompiani.

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