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Pinuccio chiama Conte e ironizza sul "sindaco straniero" Landella: "Ah è di Foggia? Pensavo dei Balcani"

L'intervento dell'inviato di Striscia la Notizia durante la giornata inaugurale di Job, il Salone del Lavoro e della Creatività. Battute irriverenti sul sindaco e sul Premier e non manca il riferimento all'attentato alla Cantina Sociale: "Quello è racket"

Dalla manovra ai pagamenti col bancomat, fino all'attentato alla Cantina Sociale di San Severo. Pinuccio, alias Alessio Giannone, è stato ospite di "Job", il Salone del Lavoro e della Creatività, ha portato uno dei suoi cavalli di battaglia, le telefonate irriverenti. Destinatario, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma non manca una battuta sul sindaco Landella: "Presidente carissimo, indovina dove sto? A Foggia. Lo so che tu ci tieni assai, ché qua ci sta il sindaco straniero che quando parla non si capisce. Ah, è di Foggia, non lo sapevo, pensavo fosse dei Balcani". 

Meh, la facciamo questa manovra? Ma mio cugino che è barista che deve pagare 7 centesimi di commissione sul caffè, come deve fare? Ti devi fare la tintura, ché si vede la ricrescita. Te la faccio portare da mia suocera, quella effetto mogano. Quando vieni a Foggia, andiamo insieme a San Giovanni, io ci vado ogni tanto col coltellino a togliere un po' di oro dalle pareti, che poi me lo rivendo".

Chiosa su quanto accaduto a San Severo: "Hai saputo? Hanno aperto i bocchettoni, non è la combinazione, quello è racket. Abbiamo questi problemi, a parte le chiacchiere, vediamo di risolvere qualcosa. Sabino? No è a San Severo con la bacinella, così qualche cosa ce la portiamo a casa". 

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