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Nella parrocchia 'Gesù e Maria' apre il museo dedicato al Venerabile mons. Agostino Castrillo

Il museo è un piccolo grande scrigno che custodisce il racconto della storia del venerabile Castrillo, intrecciata con quella della città di Foggia durante gli anni della seconda guerra mondiale, attraverso scritti autografi e oggetti a lui appartenuti.

La città di Foggia e la Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise si arricchisce di un nuovo prezioso gioiello, un museo dedicato al venerabile Mons. Agostino Ernesto Castrillo Ofm presso la chiesa parrocchiale 'Gesù e Maria'. Il vernissage avverrà sabato 26 marzo al termine della celebrazione delle 18.30 presieduta dal rev.mo fra Giovangiuseppe Califano, postulatore generale dell’ordine dei frati minori, che, insieme ai frati della comunità parrocchiale, benedirà il nuovo spazio espositivo.

Il museo è un piccolo grande scrigno che custodisce il racconto della storia del venerabile Castrillo, intrecciata con quella della città di Foggia durante gli anni della seconda guerra mondiale, attraverso scritti autografi e oggetti a lui appartenuti. La realizzazione dell’esposizione è stata curata dalla vice postulazione delle cause dei santi e dall’ufficio comunicazione della Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise. Piermarino Zippitelli, Francesco Pisani ed Elmar Group, invece, hanno curato con generosità e professionalità la progettazione e la realizzazione dello spazio. A partire dal 26 marzo, il museo sarà visitabile tutti i giorni durante gli orari di apertura della Chiesa di Gesù e Maria.

Nel 1936 il Venerabile fu nominato parroco della parrocchia Gesù e Maria a Foggia, ministero che esercitò per ben dieci anni. Egli fu il primo parroco religioso della diocesi di Foggia e della Provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise. Riuscì ad infondere uno stile tutto particolare alla pastorale parrocchiale. Chi ebbe la grazia di stargli vicino testimonia di un reale spessore spirituale che promanava dal suo modo di essere e di fare, e si irradiava in tutta la parrocchia. Il suo zelo partiva sempre dall’Alto, sotto la direzione dello Spirito. Tre aspetti caratterizzarono il suo parrocato: l’eucaristia, l’attenzione ai malati, la povertà. Successivamente fu prima ministro provinciale e nel 1953 fu nominato vescovo da Papa Pio XII delle diocesi gemine di San Marco Argentano e Bisignano in Calabria.

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