Mostra mercato 'Arti e mestieri' a Monteleone di Puglia
La nostra comunità negli anni 1960/70 ha subito l'avvento della meccanizzazione sia nel campo agricolo che in quello artigianale segnando il declino dei mestieri tradizionali legati all'artigianato ed all'agricoltura: ciò ha determinato per uomini e donne l'abbandono del proprio lavoro e degli attrezzi utili alle loro attività, per orientarsi verso le fabbriche, imprese private e pubbliche, costretti, per la maggior parte, a svolgere un lavoro diverso.
Con pazienza certosina Angelina e le sue amiche hanno ritenuto di recuperare quei materiali poveri perché riportano alla luce l'ingegno e la fatica necessaria alla loro realizzazione, perché hanno segnato nel tempo la nostra civiltà e le sue tradizioni sono oggi la memoria storica della conservazione dei valori e dei sentimenti su cui i nostri avi poggiarono la loro forza e la loro volontà di lavorare e lottare i tempi di povertà, di privazioni, di sacrifici e di mortificazioni della dignità.
Oggi stiamo attraversando una crisi non soltanto economica e finanziaria, ma una vera e proprio crisi di civiltà perché non si riesce a vivere decorosamente, perché aumenta il divario tra ricchi e poveri, perché si vive una condizione di disadattamento che colpisce soprattutto i giovani che non hanno la possibilità concreta di progettare il proprio futuro.
I tempi che stiamo vivendo testimoniano che il ciclo della storia umana dovrà necessariamente cambiare perché la vita dell'uomo non è solo fatta di macchine, di denaro, di divertimenti, è anche altro: è fatta di mestieri, di artigianato, di agricoltura che sono l'espressione della solidarietà,della pietà, della creatività, degli affetti, della tranquillità , della possibilità di decidere rispetto alla proprie volontà.
I segni del futuro dove torneranno a primeggiare un'economia fuori dalle logiche dominanti degli attuali mercati e una società umana che esige, prima di tutto, affetto e tenerezza potrà illuminare il percorso dell'uomo e ristabilire le condizioni umane più consoni alle proprie esigenze e si scoprirà che una produzione quantitativa può essere sostituita, con vantaggio anche economico, da produzioni qualitative.
Le attività artigianali, pur diverse ed aggiornate tecnologicamente, non hanno come obiettivo esclusivo un'economia volta a produrre profitto e solo profitto, come avviene nelle grandi imprese, ma è impostato per creare qualcosa che possa servire usando il frutto del proprio lavoro manuale-intellettuale e per dare una dimensione più umana al lavoro. Bisogna far rinascere l'artigiano non volto al passato, ma anzi pronto a valorizzare gli strumenti offertigli dalla tecnica e dalla scienza, aperto a molteplici relazioni: funzionali, economiche, sociali, senza che ne intacchino l'autonomia, lo spirito di iniziativa, l'attitudine al rischio.
Oggi l'artigiano non ha limiti sul territorio, nazionale ed extranazionale, nella ricerca di clienti e committenti perché ha saputo superare quei confini locali adeguandosi ed utilizzando, silenziosamente, i mezzi che l'evoluzione dei tempi ha portato.
É perciò naturale creare un luogo d'incontro tra un passato ritenuto irrimediabilmente perduto ed un presente che, valorizzando quel passato, lo ritiene invece recuperato ai fini della sua utilizzazione presente e futura . Questo è il fine ultimo della mostra.
Tra i molti e graditi espositori, con propri lavori e con lavori di persone a loro vicini, esporranno:
- l'imprevedibile pittrice Maria Rosaria Pasquariello che ogni anno ci ha sorpreso per la varietà dei dipinti esposti che evidenziano la ricerca di migliorare sempre di più studiando le varie tecniche di artisti famosi, acquisendo conoscenze che migliorano ed integrano il proprio stile.
- la fantasiosa ed inesauribile fucina di idee Anna Santese rallegra ed attira, con le sue produzioni fatte con materiali poveri, le giovinette visitatrici ed anche le …. mamme!
- l'infaticabile ed ingegnoso Gerardo Ladogana che ci ha sorpresi favorevolmente per la cura e la bellezza dei suoi velieri, quest'anno arricchirà la sua esposizione con prodotti unici per integrare ed ampliare il presepe per il prossimo Natale.
- la giovane ricamatrice Loredana Palandra esporrà oggetti vari ricamati con cura meticolosa e precisione per rendere più liete e colorate le nostra abitazioni.
- il tombolo, lavoro fine ed accurato (dove non è ammesso neanche un piccolo errore altrimenti si sfila e si inizia daccapo) sarà presente anche quest'anno nel suo piccolo angolino.
- piccole produzioni di lavori in pietra saranno esposte da Rocco Lamanna ( le produzione più grandi, difficili da trovare collocazione nella mostra, saranno esposte nei terreni vicino al proprio fabbricato rurale).
Grazie, infine,al nostro Parroco Don Guglielmo Fichera che ogni anno, con consigli e suggerimenti, si rende disponibile a proporre questa iniziativa.