Le magie del compensato di Matteo Gentile in mostra a Foggia
L’associazione Culturale piccole Arti-A.P.S. di promozione sociale ha organizzato per il socio artista Matteo Gentile una mostra in cui viene trasmessa alla cittadinanza foggiana un arte che da secoli ha sempre affascinato il fruitore.
La mostra è un invito per i più giovani a riscoprire la manualità nella realizzazione di vere opere d’arte con un materiale come il compensato.
L’esposizione verrà realizzata nella Sala Propilei dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia che ha patrocinato l’evento.
La serata inaugurale è sabato 18 novembre alle ore 19:00 dove l’artista presenterà le sue creazioni alla cittadinanza.
Durante il periodo espositivo che si concluderà sabato 25 novembre, l’artista Matteo Gentile eseguirà dimostrazioni durante gli orari di apertura dalle ore 16:30 alle 21:00.
Riportiamo alcuni dettagli per meglio far valorizzare questa forma d’Arte e passione.
ARTE DEL TRAFORO, COS’è?
L’arte del traforo consiste essenzialmente, nel ritagliare nel compensato un disegno oppure un progetto formato da più disegni, che consentono la creazione di tanti pezzi, i quali una volta assemblati creano modelli dai più semplici ai più elaborati.
Il legno utilizzato è solitamente compensato di betulla multistrato, con spessori che variano dai 0.4 a 8 mm.
Dopo aver scelto con quale spessore di legno operare, i pezzi vengono levigati e trattati per essere poi colorati con smalti all’acqua o acrilici, oppure lucidandoli, ad esempio, con gommalacca oppure vernici lucide o satinate lasciando inalterato il colore naturale del legno.
L’attrezzo principale utilizzato per praticare questa meravigliosa arte è l’archetto da traforo; è disponibile in diverse dimensioni ( fino a 50 cm di lunghezza) e viene utilizzato da chi, come me, ama praticare il taglio a mano.
Sono inoltre necessari alcune lame di diverse dimensioni e dentatura, uno strettoio per i galletti dell’ archetto, un trapanino per praticare fori nei punti da ritagliare, una tavoletta a coda di rondine da supporto, da utilizzare durante le fasi di taglio, lime, colla, carta smeriglia e soprattutto tanta pazienza e passione!
ARTE DEL TRAFORO, LA STORIA!
Storicamente, è difficile dire con precisione in quali anni sia nata questa arte. I primi attrezzi di natura meccanica furono ritrovati in Inghilterra e si presume appartengono al XV-XVI secolo, ma non si sa con esattezza se servisse per lavorare il legno, il metallo o la pelle.
Le prime testimonianze di lavori fatti al traforo come hobby risalgono al XIX secolo in Germania e successivamente in Francia e Stati Uniti, con lavori tecnicamente poveri e privi di incastri, con poca cura dello stile.In Italia veniva praticato da studenti che lo avevano appreso nelle scuole all’estero, ma con la difficoltà di reperire materiali ed attrezzi adatti.
Grande impulso e diffusione la diede Pietro Barelli di Milano, il quale fondò la sua attività nel 1852 che negli anni divenne molto famosa per l’intaglio, la scultura, la pirografia e altri vari hobby, fino alla pubblicazione il 1° gennaio 1878 di una raccolta di disegni per il traforo intitolata “Il traforatore italiano” disegnati da Arturo Fumel.
Tutti i disegni furono disegnati da Arturo Fumel, un artista che, grazie ai suoi fantasiosi disegni, portò l’arte del traforo alla sua massima espressione e che purtroppo non ha goduto della notorietà che avrebbe meritato.