Arriva il 'Festival delle Resistenze': a Monte S.Angelo tre giorni di dibattito "contro gli attacchi alla democrazia"
Nonostante i tentativi di banalizzazione o peggio, i continui attacchi ai suoi fondamenti culturali e civili, lo spirito della resistenza è vivo e numerose sono le forme di resistenza che aiutano il nostro Paese a mantenere attivo il senso democratico. E’ questo il messaggio che il coordinamento provinciale foggiano dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Legambiente e Libera vogliono lanciare con il primo “Festival delle Resistenze” che si celebra in occasione della festa della liberazione nei giorni 22, 23 e 24 aprile 2019. “I valori della Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo che celebriamo il 25 aprile sono l’atto fondante della nostra democrazia. Farli intendere come un pezzo di storia passata è la strategia dei detrattori delle libertà civili e di coloro che vogliono rimettere in discussione quei valori che hanno dato energia e forza a una nazione che era a pezzi dopo cinque anni di guerra e venti anni di dittatura. Riconoscerli invece non solo come valori, ma soprattutto come orientamento quotidiano per le scelte della politica e della cittadinanza darebbe nuova linfa alla nostra Italia e ci aiuterebbe anche ad uscire dalla crisi morale, sociale ed economica nella quale versa il nostro Paese. Lo spirito della resistenza era, è e sarà una fonte inesauribile di energia per lo sviluppo democratico dell’Italia. Il movimento di liberazione fu una rivoluzione giovanile, in cui una nuova generazione di italiani prese in mano il proprio destino lottando per un cambiamento vero. Oggi la resistenza deve ricominciare a parlare ai giovani, perché ridiventino attori del cambiamento, per costruire più democrazia, più tolleranza, lottare per l’ambiente e contro le varie forme di razzismo, corruzione e criminalità”. Così Michele Galante, presidente provinciale dell’Anci, e Franco Salcuni, presidente di Legambiente FestambienteSud presentano le ragioni del festival.
Due libri, tre concerti, tre storie di partigiani garganici animeranno la tre giorni: si comincia il 23 aprile con la presentazione del libro dello stesso Michele Galante, affiancato da Saverio Russo e coordinato da Girolamo Arciuolo, sui “Costituenti di Capitanata” cui segue il concerto di un giovane cantautore di Mattinata, GigiQuita. Il 24 aprile invece si presenta la storia del magistrato Mauro del Giudice e del processo Matteotti, di cui condusse l’istruttoria, con il libro “Il Giudice e Mussolini” di Raffaele Vescera, con l’autore e Franco Salcuni, coordina Andrea Pacilli, cui seguirà un concerto dell’mc Sesto Carnera che presenta il suo nuovo lavoro “Scripta Manent”. La giornata di chiusura, il 25 aprile, prevede “Avevano vent’anni”, sessione coordinata da Giuseppe Aulisa, con tre storie di partigiani garganici, Giuseppe Limosani raccontato dal giornalista Gennaro Tedesco, Pasquale Mazzone raccontato dal figlio Gabriele e Vincenzo Damiani raccontato dalla figlia Isabella accompagnata dalla fisarmonica di Nicola Iavicoli. Evento di chiusura “Tutti i colori di bella ciao”, un omaggio musicale ai canti della resistenza, a cura di Antonio Gabriele, aperto dall’intervento di Sasy Spinelli, coordinatore provinciale di Libera.