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Cultura, natura, storia e tradizione: così Troia festeggia il suo magnifico millennio

Troia, tra venerdì e domenica scorsa ha ospitato ancora due celebrazioni dedicate al millennio della fondazione della Città e ai novecento anni della Cattedrale. Ospiti

Due giornate intense di cultura, natura, storia, tradizioni. Troia, tra venerdì e domenica scorsa ha ospitato ancora due celebrazioni dedicate al millennio della fondazione della Città e ai novecento anni della Cattedrale. L’ha fatto con tre eventi eccezionali che racchiudono in sé la vera essenza della piccola antichissima cittadina: cultura e vita rurale; arte e tradizioni.

Venerdì sera, nella splendida cattedrale Michele Placido, accompagnato dal Coro della Basilica Pontificia di Pagani, ha letto alcune opere della tradizione popolare e della letteratura classica religiosa dedicate al Natale. Una serata ricca di emozioni, in cui il direttore del Coro alfonsiniano, Padre Paolo Saturno, è riuscito a coinvolgere il foltissimo pubblico nell’esecuzione di canti natalizi alternati a brani della canzone classica napoletana. Dai canti di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori con la famosissima Quanne nascette Ninne, o la dolcissima Fermarono i cieli, fino a Lacrime Napulitane, introdotta da Placido che ha ricordato le parole di Papa Francesco sul dolore dei migranti, e richiamato l’attenzione sul significato del Natale.

Domenica sera, la cattedrale ha ospitato Violante Placido e Riccardo Scamarcio, con la lettura de Il Cantico dei Cantici, testo biblico da molti attribuito a re Salomone, capolavoro della letteratura amorosa e alta espressione poetica della tradizione religiosa ebraica e cristiana. A chiudere la serata è stato Michele Placido con i versi tratti dal V canto dell’Inferno di Dante, che raccontano l’amore tra Paolo e Francesca.

E se la cattedrale è il simbolo tradizione storica e culturale, cui la città deve la sua grandezza, la ricchezza artistica, architettonica, altrettanto importante è il patrimonio rurale che ancora custodisce, come la transumanza. Domenica mattina, infatti, la città è stata attraversata da parte del gregge transumante dell’azienda dei Fratelli Carrino. Un evento eccezionale per rendere omaggio al riconoscimento della transumanza patrimonio culturale immateriale dell’Umanità - Unesco. Il gregge proveniente dai pascoli estivi dei Monti Dauni, guidato dai pastori, accompagnato dai cani abruzzesi e dagli zampognari, grazie alla collaborazione dell’associazione TUR27, coordinata dai Vigili Urbani, ha attraversato parte del centro urbano, e percorso viale Regina Margherita dove troneggia la Cattedrale, e dove il Museo della Civiltà Contadina Vivente aveva ricreato scene di vita contadina e pastorale. Ad accogliere il passaggio degli armenti è stata l’amministrazione comunale, alcuni delegati del Club per l’Unesco di Alberona – Monti Dauni, e, nonostante le difficili condizioni meteo anche turisti e appassionati arrivati dalla provincia.

Il gregge è stato condotto nella campagna di San Giusto, dove nelle scorse settimane è stata già trasferitala gran parte delle oltre mille pecore dell’azienda.“Con questi tre eventi ci avviamo alla chiusura definitiva delle celebrazioni del millennio” dice il sindaco Leonardo Cavalieri “Il prossimo appuntamento è in programma il 31 dicembre, con uno spettacolo che ospiterà due voci e volti di RTL, Fabrizio Ferrari e Conte Galè. La notte di capodanno Troia aprirà le porte sul nuovo millennio, e a nome dell’amministrazione auguro a tutti i cittadini  buon Natale, e un anno di serenità, ricco di passioni, un anno in cui iniziare a scrivere la nuova storia per un millennio magnifico come quello appena concluso”.

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