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Michele Giuliano tra poesia, storia e narrativa

Un impegno senza tregua, che conferma l’amore e il rispetto profondo di Michele Giuliano per la propria terra

Gli autori autentici e tenaci, legati profondamente alla propria terra, non smettono mai di sorprendere per vitalità e scrittura, come Michele Giuliano, autore di poesie, narrativa e ricerca storica di San Paolo di Civitate che anche durante le difficoltà dettate dalla pandemia continua ad arricchire la scena culturale ed artistica dauna con nuove pubblicazioni.

Parliamo in particolare di ben quattro volumi di poesie in italiano, con cinquanta composizioni per ognuno, pubblicati nella prima metà del gennaio 2022, e che ben rappresentano la verve letteraria dell’autore: Contaminazioni, Ho ascoltato crescere il grano, Versi clandestini e Verranno a dirci.

Un periodo di revisione e riorganizzazione quello pandemico che permette a Michele Giuliano di dare alle stampe un piccolo cofanetto letterario: file rouge la possibilità di interagire con varie culture, come l’accoglienza dei migranti, senza dimenticare il rispetto dell’ambiente, che è rispetto dell’uomo, valori alla base dei versi del volume Contaminazioni.

Nel secondo libro, Ho ascoltato crescere il grano, si contempla il ciclo del chicco che marcisce, soffre e muore per poter dar vita ad una nuova spiga, traendone significative verità ed insegnamenti. Il terzo volume è invece Versi clandestini, composozioni sulla condizione del migrante che, nonostante le difficoltà che attraversa, si ritrova in un incomprensibile stato di clandestinità e rifiuto.

Chiude Verranno a dirci, quarto volume che punta al bisogno di una rinascita umana e sociale, anche attraverso la lingua e le parole, base per ogni idea e forma di pensiero, a cui i poeti e gli autori più di ogni altro devono grande cura.

Aperto a relazioni e incontri tra diversi linguaggi, anche grazie alla sua permanenza nel nord Italia, Michele Giuliano sperimenta una visione ampia del ruolo artistico che, sostenuta da un’innata passione lo spinge ad esplorare percorsi diversi e complementari, tutti all’insegna della riscoperta delle radici, di sè e della valorizzazione dell’identità popolare.

Libertà di pensiero e di relazione che sembra rincorre proprio l’esempio dei dialetti: lingue vive, da sempre sinonimi di profondità, autonomia, incontro ed inafferabilità.

La Lingua madre sopravvive così anche all’emigrazione. Legame che forse proprio grazie al distacco in alcuni aspetti si rafforza, divenendo pensiero, spirito di ricerca, scavo interiore e sociale, che lo porterà a ricostruire le vicende storiche di San Paolo di Civitate e daune, in un continuo equilibrio tra micro e macrostoria, come nelle pubblicazioni prossime. Tra gli elementi oggetto delle ricerche storiche: le chiese antiche, le masserie, i castelli di Capitanata, la via Francigena, la transumanza e i tratturi.

Uno studio propositivo, teso alla consapevolezza e alla valorizzazione del nord Puglia in particolare. Da ricordare anche l’anfiteatro romano rinvenuto in agro di San Paolo di Civitate, splendore da riportare in auge.

Prossima la pubblicazione di biografie di alcune personalità ed intellettuali che particolare lustro hanno dato alla sua cittadina, seguite dal doppio volume “Cronache Sanpaolesi”.

Le pubblicazioni di Michele Giuliano sono disponibili su Amazon. Per informazioni visitare la pagina facebook https://www.facebook.com/michele.giuliano.10

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